Kilde, doppio rosso e l'armata svizzera battuta: "Odermatt è fantastico e ho vinto copiando... Feuz"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Kilde, doppio rosso e l'armata svizzera battuta: "Odermatt è fantastico e ho vinto copiando... Feuz"

L'impresa del norvegese nella prima discesa sul Lauberhorn, ma AAK vuole ancora molto dalle gare di Wengen. Le sue reazioni e quelle dei due campioni elvetici.

Due pettorali rossi da difendere e un secondo posto in classifica generale che, verosimilmente, rimarrà tale contro questo incredibile Marco Odermatt lanciato verso la Coppa del Mondo.

Aleksander Aamodt Kilde non può certo lamentarsi della stagione del rientro post infortunio, semplicemente fenomenale con cinque vittorie già all'attivo e la leadership, appunto, sia in super-g (+61 pt su Odermatt a due prove dal termine) che in discesa, dove invece la lotta è apertissima e ci sono ancora ben sei gare in calendario, ripartendo dalla seconda discesa di Wengen, quella sul percorso completo, in programma sabato.

La prima sul Lauberhorn ha sancito la rivincita del campione norvegese, secondo ieri in super-g a 23 centesimi da Odermatt. Oggi ne sono bastati 19 per rimanere davanti al fenomeno nidvaldese, che forse ha impressionato ancora di più oggi rispetto al primo duello di giovedì. “Questo ragazzo è fantastico – ha esclamato lo stesso Kilde parlando di “Odi” ai microfoni di SRF Sport – Al di là del risultato, sono contento della prestazione perchè ho avuto la velocità giusta dall'inizio alla fine, il feeling era buono e posso dire di aver copiato molto da Beat Feuz per capire i segreti del Lauberhorn, anche se non potrò mai sciare come lui”.

Svizzera che ha dovuto accontentarsi della seconda e della terza piazza, dai risvolti differenti. “Ho buoni amici e compagni di squadra che mi aiutano a capire la discesa, e i consigli di Carlo Janka per la Kernen-S mi hanno aiutato molto – ha spiegato, sempre a SRF, Marco Odermatt che oggi ha colto il secondo podio consecutivo in discesa dopo la piazza d'onore di Bormio alle spalle di Paris – Tutto è andato bene e anche il materiale in questo momento è perfetto per me”.

La mia gara è stata buona, ma non eccezionale – ammette invece Beat Feuz, che voleva il poker sul Lauberhorn e la prima vittoria stagionale, ancora tabù – Il controswing sulla Kernen-S? Era previsto, ma è mancato qualcosa in altre parti della discesa. Domani, partendo dalla cima, sarà differente”.

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