Sulla "Saslong" comanda la Norvegia: Jansrud davanti a Kilde nell'unica prova della discesa, Paris c'è!

Un training corso in condizioni buone, dopo il calvario di ieri, decisivo per poter disputare sabato la terza discesa stagionale.

In Val Gardena si è riusciti a portare a casa l'unica prova in programma, alla vigilia del super-g di venerdì e della gara più attesa sulla “Saslong”, che (meteo permettendo) andrà in scena comunque su tracciato accorciato di poco meno di 10 secondi, visto che è definitiva la scelta di tagliare i primi 200 metri di pista.

La neve ha retto bene, considerata la preoccupazione legata alle temperature, e davanti a tutti troviamo... sempre loro, i padroni di casa in Val Gardena; anche senza Aksel Lund Svindal, che qui trionfò l'ultima volta in super-g lo scorso anno, la Norvegia punta molto in alto con Kjetil Jansrud e Aleksander Aamodt Kilde (che vinse la discesa 12 mesi fa), rispettivamente primo e secondo tempo con buon margine su tutti.

L'iridato di discesa ha preceduto il ben più giovane compagno di squadra di 35 centesimi (guadagnati in gran parte nel tratto finale), con Johan Clarey terzo a 7 decimi. In quarta piazza, a 78 centesimi da Jansrud, ecco però un ottimo Dominik Paris, se pensiamo soprattutto al feeling sempre mancato con questa pista: l'asso azzurro è stato velocissimo sino alle “Gobbe del Cammello” e si è mostrato discretamente soddisfatto dopo la prova.

Lontani molti dei big attesi, ma è parso evidente come Beat Feuz e Matthias Mayer in particolare abbiano spinto ben poco, specialmente nei tratti di scorrevolezza pura, con lo svizzero distante 3”03 e il carinziano a 2”77. Kriechmayr ha pagato 2”05, Dressen 1”90, mentre in casa azzurra il secondo miglior tempo l'ha firmato un buon Emanuele Buzzi, a 1”95 dalla vetta e appena fuori dalla top 15 così come Mattia Casse, alle spalle del sappadino con 2 secondi netti di distacco.

Il rientro di Christof Innerhofer? E' stato discreto, con un distacco finale di 3”15 e la volontà di tornare in gara domani nel super-g, per valutare ancora meglio lo stato di forma e decidere se prendere il via sabato in discesa. Peter Fill ha pagato ancora parecchio, 3”32 dopo aver perso costantemente lungo tutto il tracciato di “casa”, così come Matteo Marsaglia che ha concluso a 4”06. Distacchi parecchio alti per gli altri azzurri chiamati per far selezione in prova, eccezion fatta per Guglielmo Bosca che ha rimediato solo 2"23. Alle sue spalle Battilani (3"23), Simoni (3"85), Schieder (4"19), Prast (4"22) e Cazzaniga (7"61).