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Andrè Myhrer ci crede ancora e a Levi difende l'ultimo podio ottenuto in slalom... con vista su Pechino 2022

Andrè Myhrer ci crede ancora e a Levi difende l'ultimo podio ottenuto in slalom... con vista su Pechino 2022
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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Andrè Myhrer ci crede ancora e a Levi difende l'ultimo podio ottenuto in slalom... con vista su Pechino 2022

Focus sul campione olimpico in carica, a pochi giorni dall'opening di specialità in programma domenica sulle nevi finlandesi.

Come ormai da tradizione, Levi ospiterà il primo slalom della stagione di Coppa del Mondo e al cancelletto di partenza della “Levi Black” vedremo ancora uno dei veterani del circo bianco, colui che conquistando l'oro a PyeongChang 2018 sembrava aver messo il sigillo su una buonissima carriera.

Eppure, a 36 anni suonati Andrè Myhrer ha deciso di continuare, quando alla vigilia della scorsa stagione era ormai stato pianificato un ritiro dopo il campionato del mondo in casa, ad Are; la delusione patita l'ha convinto a non interrompere una carriera che, si sussurra, potrebbe proseguire sino alla difesa del titolo a Pechino 2022, quando lo svedese avrà appena compiuto 39 anni.

L'olimpionico di Nordanstig non è certo l'unico esempio di longevità, ancor più stupefacente pensando che stiamo parlando di una specialità come lo slalom, dove Manfred Moelgg e il 40enne Julien Lizeroux rappresentano i veri highlander; non a caso, Myhrer in quest'annata di Coppa del Mondo ha deciso di sacrificare completamente il gigante, per provare a tornare davanti nel “suo” slalom. L'ultimo podio (2° posto) risale al city event dello scorso febbraio a Stoccolma, ma tra i rapid gates la top 3 manca proprio dalla gara di Levi dello scorso anno, con la terza piazza portata a casa (a distanza siderale dal duo Hirscher-Kristoffersen) su una pista da sempre amica del buon Andrè.

In Lapponia, Myhrer ha ottenuto tre podi, esordendo già nel lontano 2006: al 2° posto del 2010 ha fatto seguito la vittoria del 2012, quando bruciò Hirscher per 6 centesimi, prima di tornare in top 3 sei anni più tardi, appunto nell'edizione 2018.

Dodici mesi più tardi, la “Levi Black” lo attende al varco e, pur partendo dal secondo gruppo di merito dopo la “discesa” dell'ultima stagione, il campione olimpico in carica ci crede ancora e gli allenamenti svolti proprio sulla pista di gara la scorsa settimana gli hanno regalato ottime sensazioni.

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