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Mont-Tremblant, gli altri sorrisi azzurri sono di Goggia ("continuo la scalata") e Bassino ("un passo in avanti, anche se...")

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Mont-Tremblant, gli altri sorrisi azzurri sono di Goggia ("continuo la scalata") e Bassino ("un passo in avanti, anche se...")

Oltre alla vittoria di Brignone, il 7° posto della bergamasca (mai così bene da quasi 3 anni) e il 6° della cuneese, seppur su una pista che per la campionessa del mondo di super-g non sembra l'ideale, danno fiducia per il futuro. Sofia in lotta per la generale? Da Sankt Moritz capiremo, ma da tempo non si vedeva una Goggia così solida in gigante.

Non c'è solo la vittoria numero 22 in coppa, la prima stagionale per la nazionale azzurra, messa a segno da Federica Brignone nella gran giornata di Mont-Tremblant.

Il terzo gigante di stagione, oltre a segnalare un buon 18° posto per Roberta Melesi e la prima qualificazione in questo avvio di 2023/24 per Elisa Platino, poi uscita subito nella seconda, ha visto le tre stelle della Valanga Rosa concludere nelle prime sette posizioni. In sesta c'è Marta Bassino, che certo non è una che si accontenta di un risultato neppure troppo vicino dal podio (distante 75 centesimi), ma che dopo l'uscita amara di Killington aveva bisogno di una gara solida e, tutto sommato, è stata trovata.

E' altrettanto parso evidente che il cuore della “Flying Mile”, ovvero il piano centrale dove la spinta e il timing sono fondamentali, è costato carissimo alla 27enne di Borgo San Dalmazzo, sempre molto veloce nel primo tratto (e nel finale della seconda). Forse anche per l'appuntamento bis di domenica, la campionessa cuneese non sarà in cima al pronostico considerate le caratteristiche di questo pendio, ma sul piano della fiducia sembra essere tutto al suo posto. “Ho sciato due manches simili – ha spiegato a fisi.org Marta nel post – Solo mi ero perduta qualche spinta nella prima, qui la pista è molto piatta e allo stesso tempo diventa difficile, perchè se perdi la traiettoria ideale poi recuperare è dura.

Ho fatto un passo in avanti: sono contenta, ma anche a Killington nonostante l'uscita nella seconda manche mi ero sentita bene”.

Sofia Goggia, settima a 1”62 da Brignone che l'ha raggiunta di nuovo in vetta alla graduatoria delle donne italiane plurivittoriose in gare di coppa, non arrivava così in alto in un gigante dal gennaio 2021 a Kronplatz, quando colse proprio lo stesso risultato. Ottanta punti raccolti in tre sfide tra le porte larghe, in attesa finalmente di debuttare nella velocità e in un luogo a lei caro (e particolare, pensiamo a quanto accaduto 12 mesi fa...) come Sankt Moritz, dove ci saranno due super-g e una discesa. Può iscriversi anche Sofia alla lotta per la classifica generale, magari da prima rivale di sua maestà Shiffrin? Noi crediamo proprio di sì, anche se sarebbe fondamentale avere tutte le 12 discese a disposizione, con i recuperi delle due cancellate a Zermatt-Cervinia.

Intanto, nella WCSL di gigante la superstar bergamasca è sempre più su e ora 23esima, non troppo lontana neppure dal secondo sotto gruppo di partenza (domenica la rivedremo in gara col numero 17, avendo scavalcato Gisin): “Il risultato è ottimo perchè la scalata in questa disciplina deve essere graduale – l'analisi di Sofia tramite l'ufficio stampa FISI - Continuo a vivere il gigante senza aspettative, ma tenendo gli standard tecnici il più possibile elevati.

Credo di avere fatto una discreta prima manche, nella seconda ho fatto un buonissimo piano per la discesista che sono, nella parte finale ero talmente lenta che mi sono... addormentata”.

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