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Brignone, un coraggio da... tigre! Folle 2^ manche a Mont-Tremblant, bis clamoroso di Fede

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Brignone, un coraggio da... tigre! Folle 2^ manche a Mont-Tremblant, bis clamoroso di Fede

Gigante ai limiti della regolarità, ma la 2^ manche della fuoriclasse azzurra è qualcosa di leggendario: rimontate Gut-Behrami e Shiffrin. Bassino e Goggia si accontentano della top ten.

Una prova di un coraggio pazzesco, da vera tigre, d'altronde questo è il soprannome di Federica Brignone che da oggi, con la clamorosa doppietta firmata nei giganti di Mont-Tremblant, torna ad essere in solitaria la donna italiana più vincente in gare di Coppa del Mondo.

La fuoriclasse valdostana sale a quota 23 firmando qualcosa di impensabile nella pazza seconda manche sulla “Flying Mile”, tra neve, vento e nebbia: è vero, si è andati probabilmente anche oltre la regolarità per tutte le atlete e anche la sicurezza, ma le big sono scese sostanzialmente nelle stesse condizioni e Fede ha fatto una differenza clamorosa, basti pensare che da 1”22 di ritardo dalla leader Petra Vlhova, accumulato nella 1^ manche quasi tutto per quel grossolano errore sul dosso della parte centrale di pista, la stella di La Salle ha finito per rifilare 67 centesimi alla slovacca, solo quinta beccando quasi due secondi.

Gemma numero 10 in giganti di coppa (Brignone non vinceva dalle finali di Méribel 2022 fino a questa doppietta, suoi primi successi su nevi canadesi), podio 59 e sono 32 tra le porte larghe, anche in questo caso record staccando di una lunghezza il mito Compagnoni.

Lara Gut-behrami, terza a metà gara a 29 centesimi da Shiffrin e con 93 di margine su Brignone, è seconda a 0”33 e furiosa per le condizioni trovate, ma la ticinese in ogni caso salva il pettorale rosso per 5 pt rispetto proprio all'azzurra; sul podio ci sale, per la quinta volta consecutiva e sempre terza in gigante come a Killington e ieri in gara-1 (siamo a quota 143 top-3 in CdM, sempre più vicina a Stenmark), una Mikaela Shiffrin che non sbaglia praticamente una virgola in due manches, dopo aver girato nella prima a soli 5 centesimi da Vlhova, ma concede tanto alla furia di Federica alla quale deve inchinarsi per 39 centesimi.

Per 0”06, Mikaela salva comunque un risultato importante (anche in chiave coppa generale, dove guadagna su Vlhova in primis), resistendo ad un'altra folle rimonta, quella di Clara Direz. La ragazza di Les Saisies, che vinse in coppa il parallelo di Sestriere ad inizio 2020 prima di tanti guai fisici, aveva già dimostrato in questo avvio di stagione di esserci e oggi, col pettorale 29, prima ha centrato il 13° crono poi ha attaccato a tutta pure nella seconda manche (secondo tempo a 11 centesimi da Brignone) per chiudere quarta, suo miglior risultato in gigante.

Vlhova chiude appunto quinta, sei centesimi meglio di Grenier che nell'appuntamento di casa deve accontentarsi di un altro piazzamento per lei sotto le attese, sesta, mentre Zrinka Ljutic firma il suo top in gigante, chiudendo settima a 1”16 (la giovanissima croata era quinta dopo la prima).

E alle sue spalle ecco tutta l'amarezza di Marta Bassino, 8^ a 1”22 patendo tanto la situazione meteo, mai in gara nella seconda run a differenza di una prima dove, prima e dopo l'errore simile a quello commesso da Brignone, la cuneese era stata velocissima. La campionessa del mondo di super-g è ancora a secco di podi in stagione e il distacco per provare a giocarsi la coppa di specialità inizia a diventare importante, chissà che la fiducia non torni proprio nella disciplina che l'ha vista iridata a Méribel, in occasione dei due appuntamenti dell'8 e 10 dicembre a Sankt Moritz (prossima tappa di CdM, con la discesa di sabato 9 per il primo trittico con la velocità).

Se il 9° posto per AJ Hurt è qualcosa di super, miglior risultato di un talento che sui tratti più piatti sa fare correre lo sci come nessuna o quasi, il 10° di Sofia Goggia si può leggere in due modi. Innanzitutto arriva la terza top ten consecutiva in gigante e questa è la buona notizia, dall'altro lato questa seconda manche, con una tracciatura “dritta” di marca austriaca e in condizioni che avrebbero potuto esaltarla, era una grandiosa occasione per attaccare pure il podio.

Un errore importante a metà manche è costato vari decimi alla bergamasca, alla fine a 1”58 da Brignone alla quale pagava appena 18 centesimi dopo la prima discesa del mattino. Dietro a Sofia, la miglior austriaca che stavolta è Liensberger, undicesima, e Sara Hector appena dodicesima con due gravissimi errori, uno per manche.

A punti in casa Italia pure Elisa Platino e Roberta Melesi: la meranese, 28esima a metà gara, è 20esima e sono i primi punti stagionali per lei, mentre la lecchese può avere rimpianti per essersi piantata nel finale della manche decisiva, con la top ten che sarebbe stata possibile. Ventunesimo posto confermato, che si aggiunge al diciottesimo di ieri. Comunque un passo avanti.

 

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GIGANTE FEMMINILE – MONT-TREMBLANT

 

Federica Brignone in 2'11”95

Lara Gut-behrami + 0”33

Mikaela Shiffrin + 0”39

4° Clara Direz + 0”45

5° Petra Vlhova + 0”67

6° Valérie Grenier + 0”73

7° Zrinka Ljutic + 1”16

8° Marta Bassino + 1”22

9° AJ Hurt + 1”40

10° Sofia Goggia + 1”58

20° Elisa Platino + 2”35

21° Roberta Melesi + 2”44

DNQ Asja Zenere

DNQ Beatrice Sola

DNQ Laura Pirovano

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