Il piano anti Covid del Team Vlhova: da una bolla all'altra tra sanificazione, test e voli privati

A Levi non può che esserci preoccupazione in tema Covid, ma sarà così per ogni tappa della Coppa del Mondo più complicata della storia, specialmente dopo la positività di Christian Thoma, l'allenatore responsabile della squadra svedese che sabato e domenica affronterà i primi due slalom della stagione (isolato come il gran capo del settore alpino di casa Svezia, Lars Melin, che aveva viaggiato con lui verso la Finlandia).

Se c'è grande attesa per il ritorno di Mikaela Shiffrin, colei che arriva meglio a questo appuntamento e può essere considerata il riferimento per l'opening di specialità, è una Petra Vlhova che si è allenata dal primo giorno di novembre sulle nevi di Suomutunturi, ricreando una situazione decisamente simile a quella che si troverà in gara sulla “Levi Black” (vincendo pure in scioltezza le due gare FIS disputate in Finlandia); oggi l'arrivo della campionessa slovacca sul sito di gara, con un preciso piano anti Covid che ci ha illustrato lo stesso Livio Magoni, dopo l'ultimo allenamento di slalom fatto ieri. “Un test vero, siamo molto fiduciosi e in mattinata eccoci in viaggio verso Levi, con lo shuttle messo a disposizione dall'organizzazione come ho richiesto – spiega il tecnico bergamasco a capo del Team Vlhova – Una necessità per passare dalla bolla di Suomutunturi a quella di Levi senza contatti esterni.

Dobbiamo stare parecchio in guardia e tenere Petra isolata: abbiamo effettuato 3 test in 13 giorni e vissuto tra camera, palestra e pista”.

Vlhova può volare in testa alla Coppa del Mondo, con 300 punti a disposizione nel giro di sei giorni e in tre gare ideali per la 25enne di Liptovsky Mikulas, vincitrice delle sfere di cristallo in slalom e parallelo nella scorsa stagione, anche se la prossima prova di Lech (parallelo del 26 novembre) sarà l'unica di specialità. “Al nostro arrivo a Levi faremo un altro test Covid – racconta ancora Magoni – e in hotel con la nostra macchina sanificatrice tratteremo immediatamente la camera di Petra, con pranzi previsti solo in camera per tutto il week-end”.

E domenica sera la stella slovacca volerà, grazie all'aereo messo a disposizione dallo sponsor personale Niké (compagnia slovacca leader nel settore del betting), direttamente a Monaco di Baviera assieme al fratello Boris e allo skiman Gigi Parravicini, per poi raggiungere Lech/Zuers e preparare al meglio l'appuntamento nel Vorarlberg; il resto del team, dopo aver affrontato un altro test Covid post gare, viaggerà in pulmino per affrontare altre migliaia di km, come fatto da Magonie dal suo staff per arrivare a Suomutunturi già a fine ottobre.

Anche in questo modo si lotta, con un team privato, massima professionalità e passione, per vincere la Coppa del Mondo.