Conclusa la due giorni in galleria del vento per gli skeletonisti azzurri: come si è lavorato al Politecnico di Milano

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Conclusa la due giorni in galleria del vento per gli skeletonisti azzurri: come si è lavorato al Politecnico di Milano

Test fondamentali per la nazionale, ragionando già verso Milano Cortina 2026: dalle tute ai caschi, si studiano tutti i miglioramenti possibili in termini di aerodinamica.

Due giornate di test aerodinamici per i team maschili e femminili di skeleton in casa Italia, all'inizio di questa settimana al Politecnico di Milano.

Sotto la guida del direttore tecnico Maurizio Oioli e dei nuovi fondamentali innesti arrivati per il quadriennio che porterà ai Giochi Olimpici Invernali del 2026, ovvero Wilfried Schneider e Thomas Platzer che hanno spinto per una serie di novità, gli azzurri hanno lavorato in galleria del vento, con il contributo dei tecnici dell'Istituto di Scienza dello Sport del CONI e degli ingegneri del Politecnico di Milano, con analisi approfondite presso l'impianto dell'Università meneghina al fine di valutare le migliori configurazioni aerodinamiche personalizzate per ciascun atleta con il proprio materiale tecnico.

Posizioni del corpo, profili e regolazioni delle slitte, caschi e tute: la resistenza di ogni singolo particolare e di tutto il sistema è misurata, mentre nella camera di prova l'aria viene soffiata ad una velocità compresa tra i 100 ed i 130 km/h per riprodurre ciò che avviene durante le discese in pista. Questi test si inseriscono nel lungo rapporto di collaborazione tra FISI e CONI, finalizzato a Milano Cortina 2026. In particolare, già nel 2021 presso il medesimo impianto sono stati effettuate valutazioni aerodinamiche simili con lo slittino, per avere utili dati di riferimento.

Nei test sono stati coinvolti Amedeo Bagnis, Alessia Crippa, Alessandra Fumagalli, Mattia Gaspari, Valentina Margaglio, Marvin Moscara e Manuel Schwaerzer.

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