Stasera si comincia sulla "Birds of Prey" accorciata, la FIS reinserisce nel programma la prima delle due discese

Comincia il viaggio degli uomini jet sulla “Birds of Prey”, una delle piste più iconiche del massimo circuito pur avendo una storia di meno di trent’anni e con due grandi avventure iridate nel mezzo.

Beaver Creek ospiterà da venerdì a domenica un trittico per la Coppa del Mondo maschile, dalla discesa al super-g sino al gigante di chiusura, anzi no… perché la FIS ha reinserito nel programma la prima delle due discese originariamente previste. Era stata cancellata, chiarendo però che nel caso le temperature si fossero abbassate (come accaduto lo scorso week-end) e l’innevamento fosse stato buono ci sarebbe stata la possibilità di tornare al menu che prevedeva un poker di appuntamenti per il vero opening di velocità, al netto del super-g andato in scena a Copper Mountain.

Ora è di nuovo in calendario questa “gara-1”, al posto del terzo training nella giornata di giovedì, con start alle ore 19.00 italiane (le 11.00 locali) come per la prova odierna, a questo punto la prima di due e su tracciato accorciato; sì, perché in ogni caso si gareggerà arrivando sotto al “Golden Eagle”, togliendo una quindicina abbondante di secondi di percorrenza tra gli ultimi tre curvoni e il salto finale.

Oggi lo start con un training aperto dal primo dei dieci azzurri iscritti, gli stessi che si sono allenati a Copper prima di gareggiare in nove (giovedì scorso rimase fuori Max Perathoner), con Florian Schieder pettorale 1 prima di Dominik Paris con il 12, Mattia Casse (n° 21), Guglielmo Bosca col 34 dopo il gran 8° nel super-g inaugurale e sulla Birds of Prey dove si fece male un anno fa, Christof Innerhofer col 39, Benjamin Alliod (43), Nicolò Molteni (n° 48), Giovanni Franzoni con il 52, Max Perathoner che avrà il 60 e Marco Abbruzzese con il 69 sui 79 atleti iscritti alla prova.

C’è un altro bel rientro nel circo bianco, lui che gareggiò per l’ultima volta nel finale della stagione 2023/24, prima dello stop imposto dai medici quasi 14 mesi fa (dopo il camp in Sudamerica nel corso della preparazione) per un cancro ai linfonodi emerso dagli esami: parliamo di Niels Hintermann, convocato nello squadrone elvetico e al cancelletto col numero 17 quest’oggi, dopo i compagni in serie dall’8 all’11, ovvero l’iridato von Allmen, Murisier (che vinse questa discesa nel 2024), Odermatt col 10, mai vincente nella gara regina in Colorado, e Monney con l’11 oltre a Rogentin con il n° 15.

Cameron Alexander, tornato con cautela a Copper Mountain, avrà il 2 e anticiperà un altro campione tornato la scorsa settimana in gara, ovvero Aleksander Aamodt Kilde che ha vinto le ultime quattro gare veloci sulla Birds of Prey, con le doppiette discesa/super-g del 2021 e 2022.

Pettorale 4 per il primo americano, Bryce Bennett, poi Hemetsberger, Crawford e Hrobat; dopo l’armata svizzera e Paris, partirà Kriechmayr (gran 2° nel super-g di Copper) con il 14 seguito da Allegre, appunto Rogentin e poi ancora Austria con Babinsky e Eichberger, intervallati dal già citato Hintermann, con “RCS”, Ryan Cochran-Siegle che al debutto stagionale ha perso tutto a poche porte dall’arrivo (chiudendo comunque 10°), e poi Sejersted con il 20.

Dopo il terzo gruppo, Schwarz (pronto a tornare anche in discesa, a due anni da Bormio), Haaser e Meillard, specialmente in ottica super-g, attenzione a Hiltbrand con il 36 e in casa statunitense ci sarà un altro rientro, quello di Erik Arvidsson (pettorale 53).

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DISCESA MASCHILE – BEAVER CREEK

Startlist 1^ prova: 1 Schieder, 2 C. Alexander, 3 Kilde, 4 Bennett, 5 Hemetsberger, 6 Crawford, 7 Hrobat, 8 von Allmen, 9 Murisier, 10 Odermatt, 11 Monney, 12 Paris, 13 Kriechmayr, 14 Allegre, 15 Rogentin, 16 Babinsky, 17 Hintermann, 18 Eichberger, 19 Cochran-Siegle, 20 Sejersted, 21 Casse, 34 Bosca, 39 Innerhofer, 43 Alliod, 48 Molteni, 52 Franzoni, 60 Perathoner, 69 Abbruzzese.