Soffertissima discesa sprint in Val Gardena, tra posticipi e pause per la nebbia, ma il padrone della Coppa del Mondo vince ancora per un traguardo storico beffando von Allmen, con "Domme" gran terzo a 19 centesimi davanti ad Allegre. L'Italjet sorride anche per Schieder, Casse e Franzoni, rispettivamente 6°, 7° e 8°, per la splendida Zampata di Innerhofer che sfiora la top ten e il giovane Alliod.
Una gara attesa per 75 minuti, interrotta più volte per quella maledetta nebbia in zona Gobbe del Cammello, ma alla fine andata in scena in condizioni regolari e con un podio semplicemente stellare.
Il trittico di velocità in Val Gardena, per la 58^ edizione della Saslong Classic, si è aperto con una discesa sprint (attorno agli 85” di percorrenza, come 3 anni fa), recupero di quella cancellata a Beaver Creek, portata a casa ormai in pieno pomeriggio e che vede Marco Odermatt raggiungere i 50 successi in Coppa del Mondo, come Alberto Tomba (che domani festeggerà il compleanno!) proprio all’inizio delle sette gare italiane in serie.
Quinto centro stagionale, il sesto in assoluto nella disciplina regina e col bis dopo Beaver Creek, per rafforzare il pettorale rosso e fare uno-due con la discesa vinta qui un anno fa, ma sul tracciato completo nel caso del 2024.
“Odi”, paradossalmente, la vince in avvio guadagnando in uscita Gobbe del Cammello 26 centesimi su Franjo Von Allmen, che apre male il cancelletto (lasciando 14 centesimi praticamente di spinta, nei primi 8” di gara) e viene trafitto di 0”15 dal compagno di nazionale, dopo una gara poi praticamente perfetta dell’iridato, al primo podio stagionale dopo la brutta caduta nel super-g di Beaver Creek.
E al terzo posto, distante appena 19 centesimi dal nidvaldese (con il quale farà gara parallela sino all’attacco della curva del lago, perdendo lì e sul Ciaslat), ecco il primo podio nella stagione olimpica di Dominik Paris: sono 51 top-3 nel massimo circuito per il 36enne asso altoatesino, di cui 33 in discesa e… per la gara “vera” di sabato si può davvero sognare.
Domme resiste per 4 centesimi, lo stesso distacco che ha dalla piazza d’onore, ad un buonissimo Nils Allegre, con la Francia che vede Nils Alphand firmare la sua miglior prova di sempre, 5° a 0”27 col pettorale 47, ma è Grand’Italia nel primo appuntamento di casa: Florian Schieder si regala un gran 6°, a 57 centesimi dal vincitore, Mattia Casse il 7° (+ 0”67), partendo col numero 1 e ritrovando, sulla pista del suo primo podio, la fiducia che sembrava persa in Colorado (ma il piemontese aveva rassicurato, sapendo che tornando in Europa le cose sarebbero cambiate).
E con il pettorale 50, Giovanni Franzoni piazza la sua prima discesa così in alto, concludendo 8° a 74 centesimi (in linea con “Odi” fino al Ciaslat, non perfetto da parte del gardesano viste le sue enormi qualità tecniche), quando la pista, come da tradizione sulla Saslong, dava ancora tantissimo ai numeri alti se pensiamo che il classe 2001 è scattato quando erano già passato le ore 15.00, oltre 4 ore dallo start originale in una giornata eterna.
Alexis Monney pasticcia un po’ troppo e deve accontentarsi della 9^ piazza, distante 81 centesimi dal connazionale, in classifica poi il finlandese Lehto, che eguaglia il suo miglior risultato in carriera, e un fantastico Christof Innerhofer che, il giorno dopo il suo 41° compleanno, sfiora il ritorno nei dieci, ex-aequo con Kohler e Negomir a 0”91 dalla testa.
Ma sono sei gli azzurri nei primi quattordici, con Benjamin Jacques Alliod (alla pari di Babinsky, primo degli austriaci nel giorno nero del Wunderteam, privo pure degli infortunati Eichberger e Hacker) al miglior risultato in CdM, concludendo a 94 centesimi dopo essere partito con il 40, e in seguito alla gran botta patita cadendo martedì in prova sull’ultimo salto; anche il valdostano classe 2000 ha fatto sognare risultando davanti a Odermatt di 14 centesimi all’attacco della curva del lago, prima di lasciare 8 decimi con un Ciaslat troppo ardito. Ma che coraggio!
Hemetsberger è 16°, poi il compagno Rieser e Alessio Miggiano (best per l’emergente svizzero), il “vecchio” Baumann, Hintermann appena oltre il secondo di ritardo precedendo Vogt, Murisier, Crawford, Kriechmayr appena 24°, Theaux e Roesti, con Sejersted 27° e due big che amano questa pista, ma oggi non hanno mai trovato il feeling, fuori dalla zona punti e parliamo di Cochran-Siegle e Kilde, al ritorno in Gardena dopo due anni.
“Gugu” Bosca non è partito per risparmiare il ginocchio dolorante in chiave super-g di domani (ore 11.45, dovrebbero scendere le temperature e il meteo aiutare), Molteni è uscito, ma senza danni per il comasco, mentre è una brutta botta quella che, poco dopo l’azzurro, ha patito Fredrik Moeller, tra i favoriti per la gara di venerdì e portato via con l’elicottero
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DISCESA MASCHILE – Val Gardena
1° Marco Odermatt in 1’24”48
2° Franjo Von Allmen + 0”15
3° Dominik Paris + 0”19
4° Nils Allegre + 0”23
5° Nils Alphand + 0”27
6° Florian Schieder + 0”57
7° Mattia Casse + 0”67
8° Giovanni Franzoni + 0”74
9° Alexis Monney + 0”81
10° Elian Lehto + 0”82
11° Christof Innerhofer + 0”91
14° Benjamin Jacques Alliod + 0”94
DNF Nicolò Molteni
DNS Guglielmo Bosca
Discesa Maschile recupero Val Gardena (ITA)
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| LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
|---|---|---|
| Passo Costalunga | 13/13 | 30-45 cm |
| Limone Piemonte | 13/15 | 50-100 cm |
| Marmolada | 22/25 | 0-30 cm |
| Falcade | 13/15 | 10-45 cm |
| Klausberg | 10/11 | 18-62 cm |
| Folgaria | 18/20 | 15-30 cm |
| Carezza al lago | 13/13 | 30-45 cm |
| Courmayeur | 16/18 | 20-70 cm |
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ODERMATT Marco
VON ALLMEN Franjo
PARIS Dominik







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