Anche la Saslong è regno di "Odi", bis gardenese per la cifra tonda: "Tutto secondo i piani e... fortunato coi centesimi"

L’anno scorso fu doppietta anche nella discesa “vera” della Saslong, sempre con l’ordine che prevedeva Marco Odermatt davanti a Franjo Von Allmen, oggi il contesto era completamente differente, nell’eterna giornata gardenese, ma il risultato è praticamente lo stesso anche se sul terzo gradino del podio, per la prima gioia della velocità azzurra in stagione, c’è Dominik Paris.

Il secondo appuntamento stagionale con la disciplina regina, in versione “sprint” con lo start abbassato ma uno spettacolo che, al netto della nebbia e delle interruzioni, è stato di assoluto livello, vede ancora il padrone della Coppa del Mondo battere tutti quanti.

Come a Beaver Creek, come appunto qui un anno fa e per il sesto hurrà in discesa nella carriera, ma soprattutto il 50° trionfo in gare del massimo circuito, 4° all-time agganciando Alberto Tomba (prossimo obiettivo Hermann Maier, “Odi” ora si trova a -4): lo fa proprio in Italia, a poche ore dal compleanno del campionissimo bolognese, e in apertura di una quattro giorni di gare in cui il nidvaldese proverà di nuovo a fare la storia, lui che riuscì nell’impresa, 12 mesi or sono, di abbinare il trionfo sulla Saslong a quello nel gigante sulla Gran Risa del giorno successivo.

“Mi ero trovato bene già dalla prova di martedì – le parole di Marco a Rai Sport, intervistato dal collega Ettore Giovannelli – L’attesa è stata snervante, ma in gara tutto è andato come volevo: al Ciaslat sapevo di dover fare la differenza, ma in questo momento con i centesimi, che oggi servivano in una gara tirata, sono anche fortunato. Paris rivale per sabato? Sicuramente, Domme è un caro amico e mi ha fatto subito i complimenti, ci sono tanti italiani davanti ed è bello condividere con lui il podio in un luogo come questo”.

Franjo Von Allmen ha perso per 15 centesimi la possibilità di ottenere il quarto successo in coppa, che il campione del mondo in carica ha perso, di fatto, sbagliando l’apertura del cancelletto: in un amen (primo rilevamento dopo 8”) ha lasciato 14 centesimi, che erano 26 alle Gobbe del Cammello, poi il 24enne elvetico è stato davvero magistrale, perdendo pochissimo anche al Ciaslat dal compagno di nazionale, ma non è bastato. “Sono comunque contento – fa buon viso a cattivo gioco parlando a Rai Sport, ma si legge negli occhi la delusione – A soli 15 centesimi da Odi, voglio tornare davanti anche a lui e qui mi aveva già battuto l’anno scorso.

Oggi è stata una gara molto buona per me, dopo l’incidente di Beaver Creek avevo tanti dolori, ho dimostrato di potermi riprendere rapidamente. Le Olimpiadi in Italia? Sarà già tosta qualificarsi! Il nostro vero problema, in una squadra così forte, è rientrare nel quartetto”.