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Il Rettenbach dai due volti di Ligety e Kristoffersen: il cow-boy rinasce, il vichingo delude ma non molla

Il Rettenbach dai due volti di Ligety e Kristoffersen: il cow-boy rinasce, il vichingo delude ma non molla
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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Il Rettenbach dai due volti di Ligety e Kristoffersen: il cow-boy rinasce, il vichingo delude ma non molla

L'opening stagionale ha regalato sorprese nel settore maschile, con un gigante di Soelden che ha visto due protagonisti all'opposto.

Sul Rettenbach, infatti, Ted Ligety è letteralmente rinato con il 5° posto sulla pista più amata (assieme alla Birds of Prey di Beaver Creek) e, dall'altra parte, la grande delusione è stata rappresentata da Henrik Kristoffersen, solo 18esimo.

Partiamo dal cow-boy statunitense: a 35 anni, il tri campione del mondo di gigante è tornato in una top five a quasi due anni di distanza da quel gigante di Garmisch-Partenkirchen del 28 gennaio 2018, quando concluse (seppur molto distante da Marcel Hirscher) al 3° posto nel giorno del suo ultimo podio in Coppa del Mondo. Ted ha già annunciato prima dell'inizio di questa stagione che si dedicherà solo alla “sua” specialità (oltre all'avventura in patria nel World Pro Ski Tour), tralasciando quindi super-g (dovremmo vederlo solo a Beaver Creek) e combinata, per provare di nuovo a tornare là davanti.

Certo, Soelden è casa sua (è il plurivincitore con 4 successi, di cui tre in fila dal 2011 al 2013 e l'ultimo nell'edizione 2015) e le difficoltà riscontrate negli ultimi anni soprattutto su piste come la Face de Bellevarde in Val d'Isere e la Gran Risa in Alta Badia, che arriveranno a dicembre dopo la trasferta nordamericana, probabilmente emergeranno nuovamente, ma sul Rettenbach si è rivisto un buon Ligety anche sul ripido, seppur la costruzione del risultato, con rimonta dal 12° posto della 1^ manche, sia stata basata soprattutto nel raccordo tra il muro e il piattone finale delle due manches.

Chi invece ha vissuto una domenica da incubo, risponde al nome di Henrik Kristoffersen: il norvegese è il principale candidato alla Coppa del Mondo generale assieme ad Alexis Pinturault, e certo il concetto non può variare anche dopo una gara che l'ha visto perdere ben 87 punti nei confronti del francese vincitore.

Certo è che lo start è risultato dei peggiori, anche se Soelden è tutt'altro che il luogo preferito da Henrik (unico piazzamento l'8° posto del 2016, seppur con due annullamenti nel 2017 e 2018, ndr): 10° dopo la prima manche, il campione del mondo in carica (che aveva vinto 3 degli ultimi 4 giganti disputati, pur chiudendo male a Soldeu) ha pure commesso un grave errore nell'approccio del muro nella run decisiva, perdendo almeno mezzo secondo per poi chiudere in 18^ piazza.

Sono deluso, ovvio, ma può capitare di cominciare così – ha detto Kristoffersen nel post gara – Non ci sono scuse, anche se qui a Soelden ci sono condizioni particolari per neve e pendio. Sono convinto di poter tornare presto al mio livello, ora pensiamo già a Levi”.

Tra quattro settimane (24 novembre) la rivincita in slalom nella località finlandese, con il norvegese che si allenerà prima in Svezia e poi sulla pista di gara (già in ottime condizioni) nella settimana precedente ad un appuntamento che, oggettivamente, Kristoffersen non può fallire.

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