E' un Innerhofer mondiale: "Non contava il podio, ma andare forte e divertirmi. Ci sto riuscendo"

Sorrisi azzurri, pensando a Cortina. Ieri primo e quinto in discesa, oggi quinto e ottavo in super-g, ma con i pettorali alti (rispettivamente il 17 e il 19) che hanno certamente penalizzato, come già ampiamente preventivato, Christof Innerhofer e Dominik Paris.

Una gara, quella odierna a Garmisch-Partenkirchen, che dà fiducia ad entrambi verso il super-g mondiale in programma martedì a Cortina. “Domme” difenderà il titolo di Are, seppur con qualche chances in meno sulla carta visto che in questa disciplina ancora deve ritrovarsi al 100% come invece ha fatto in discesa, “Inner” andrà in caccia di un'altra medaglia come dieci anni fa... proprio a Garmisch. Questa volta il teatro sarà la “Vertigine” di Cortina dove, ai campionati italiani del 2019, si ruppe il crociato: a 36 anni, con i due quarti posti di Kitz e i due quinti in Baviera, Christof Innerhofer ha dimostrato di essere ancora un atleta di altissimo livello.

“La gara di oggi mi è piaciuta – ha detto il campione altoatesino a fisi.org - Mi sono sentito bene, ho attaccato e ho fatto il massimo che potevo. Per me non è importante se faccio podio oppure, quello che conta è divertirmi, essere fra i primi e sentirmi bene. Avevo avuto un problema tecnico a dicembre dal quale però sono uscito e adesso è tutto a posto. Oggi non era certamente facile stare davanti perché la pista era segnata: però va bene così, non mi faccio problemi per condizioni diverse o diversi tipi di neve.

Cerco di dare il massimo e basta. Quando c'è la gara e sei lì in partenza è importante che credi in te stesso e dai il massimo, questo è quello che conta, tutto il resto non serve a niente: questo vale anche per le gare dei Mondiali. Io non ci sto neanche a pensare, vedremo quando sarà il momento”.