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Prati di Tivo, pubblicato il bando per la gestione degli impianti di risalita e delle piste

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Prati di Tivo, pubblicato il bando per la gestione degli impianti di risalita e delle piste

Il bando di gara per la gestione degli impianti di risalita dei Prati di Tivo è stato indetto e pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sull'albo pretorio del Comune di Pietracamela, nonché sul sito web della Gran Sasso Teramano, come l'amministratore unico della stessa società, Marco Bacchion, aveva anticipato nei giorni scorsi.

Cinque gli anni di affidamento per la gestione degli impianti di risalita e delle piste, con le annesse strutture esistenti, per un importo di 250 mila euro all'anno più iva, oltre ad un deposito cauzionale di 25 mila euro, ridotto del 50% nel caso in cui i concorrenti fossero in possesso di specifiche certificazioni conformi alle norme europee del sistema di qualità. Il termine ultimo e perentorio per la presentazione delle domande, pena l'esclusione dal bando di gara, è fissato al 24 novembre 2014 entro le ore 12.00. L'aggiudicazione avverrà a favore del concorrente che avrà totalizzato il punteggio più elevato secondo i criteri di offerta tecnico-qualitativa, economica e i subcriteri di esperienza nella gestione di impianti e piste, proposte relative alla promozione turistica e struttura organizzativa. Oggetto dell'appalto, oltre alla manutenzione ordinaria degli impianti di risalita quadriposto e biposto Litne, Doppelmay e della sciovia a doppia fune alta Jolly 1 e 2, anche la gestione dell'impianto di innevamento artificiale, delle piste di discesa, delle stazioni di valle destinate a biglietteria, della preparazione, battitura e messa in servizio degli impianti e delle piste, del servizio di biglietteria, dello smontaggio e stoccaggio attrezzature a fine stagione e dei servizi in generale.
Sul bando di gara restano le perplessità e i timori degli operatori turistici che hanno più volte lanciato l'appello affinché, a pochi mesi dall'avvio della stagione invernale, si trovassero soluzioni alternative alla gara d'appalto. Un iter, a loro dire, troppo lungo e che rischia di andare deserto visto il canone di oltre 250mila euro, compromettendo di fatto la nuova stagione sciistica e il futuro di tantissimi lavoratori.

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