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Marco Odermatt corona una stagione da dominatore, è suo il titolo olimpico di gigante. Fuori De Aliprandini

Meravigliosa rimonta d'oro di Zan Kranjec: il titolo olimpico di gigante è sloveno, fuori De Aliprandini
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Getty Images

Sci Alpinopechino 2022

Marco Odermatt corona una stagione da dominatore, è suo il titolo olimpico di gigante. Fuori De Aliprandini

Lo svizzero resiste alla pazzesca rimonta di Kranjec, d'argento davanti a Faivre. Amaro l'azzurro, subito out nella seconda manche.

Vincono i più forti, senza se e senza ma.

La conferma arriva anche dal gigante olimpico maschile che premia il migliore della stagione, il dominatore assoluto tra le porte larghe. Marco Odermatt si prende il primo oro ai Giochi ed è un titolo meritatissimo, ma davvero sofferto nella giornata da tregenda di Yanqing.

Dopo la grande delusione del super-g, il fenomeno elvetico regge ad una pressione spaventosa, lui al comando dopo la prima manche e partito con 78 centesimi di vantaggio su Zan Kranjec, autore di una prova spaventosa per risalire dall'ottavo posto sino all'argento. “Odi” manterrà appena 19 centesimi (ne aveva 15 all'ultimo intermedio) per trionfare davanti allo sloveno, che fu quarto a PyeongChang e oggi è letteralmente rinato dopo un'altra stagione difficile.

Per Odermatt e la Svizzera (terzo titolo dopo Feuz e Gut-Behrami tra discesa e super-g) è oro olimpico in gigante a 12 anni dalla perla di Carlo Janka a Vancouver 2010, proprio lui che si è ritirato poche settimane fa a Wengen ed è stato un grande riferimento per Marco. Un segno del destino.

La medaglia di bronzo finisce al collo di Mathieu Faivre, che era 3° a metà gara (appena 8 centesimi da Odermatt), si prende un distacco di 1”34 dal vincitore, ma porta a casa un altro alloro pesantissimo dopo l'oro mondiale di Cortina.

Non c'è stato nulla da fare per Luca De Aliprandini, che certo non arrivava a questi Giochi con la miglior condizione possibile dopo l'infortunio di Adelboden, ma non è riuscito ad adattarsi al meglio a queste condizioni pur disputando una buona 1^ manche, sesto a 49 centesimi da Odermatt. Il trentino ci ha provato per la medaglia partendo a tutta nella 2^, ma in poche porte sul muro ha perso linea ed è finito fuori, inforcando tra l'altro in maniera abbastanza violenta. Lo sci maschile azzurro, a livello di gare individuali, si aggrappa agli slalomisti (oggi Vinatzer e Sala, fuori nella 1^ manche, si sono di fatto testati per la gara di mercoledì 16) per salvare un bilancio sinora magrissimo.

Ai piedi del podio non mancano le sorprese: River Radamus, per la verità uno degli outsider della vigilia, accarezza una medaglia incredibile, 4° a 1”60 (26 centesimi da Faivre), precedendo di 9 centesimi altri due francesi, Thibaut Favrot e Alexis Pinturault (11° dopo la 1^ manche), ex aequo in quinta piazza e certamente con stati d'animo ben differenti considerate le aspettative.

Settimo Gino Caviezel, ottavo Henrik Kristoffersen (era 4° a metà gara) che sbaglia davvero tutto nella 2^ manche, così come Stefan Brennsteiner, secondo a 4 centesimi da Odermatt dopo la prima e fuori nel finale della seconda (alla pari del connazionale Manuel Feller), quando almeno il podio era alla portata dell'austriaco. In nona posizione un favoloso Joan Verdu, al best in carriera anche se l'andorrano sta davvero dominando in Coppa Europa, mentre la top ten la completa Filip Zubcic, davvero in ombra nella gara che ha segnato il rientro, dopo 13 mesi di stop, di un Tommy Ford da applausi, 12° (lo precede Haaser) con tutto quello che gli è successo.


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GIGANTE MASCHILE – PECHINO 2022

 

Marco Odermatt in 2'09”35

Zan Kranjec + 0”19

Mathieu Faivre + 1”34

4° River Radamus + 1”60

5° Thibaut Favrot + 1”69

5° Alexis Pinturault + 1”69

7° Gino Caviezel + 1”85

8° Henrik Kristoffersen + 1”90

9° Joan Verdu + 1”93

10° Filip Zubcic + 2”74

DNF2 Luca De Aliprandini

DNF1 Tommaso Sala

DNF1 Alex Vinatzer

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