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Yarnold, Bromley e altri big della nazionale inglese di skeleton salteranno l'intera stagione 2015-2016

Yarnold, Bromley e altri big della nazionale inglese di skeleton salteranno l'intera stagione 2015-2016
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Yarnold, Bromley e altri big della nazionale inglese di skeleton salteranno l'intera stagione 2015-2016

Incredibili colpi di scena nel mondo dello skeleton inglese. In questi giorni infatti Elizabeth Yarnold ed altri tre dei migliori atleti della nazionale britannica hanno annunciato ai media la volontà di disertare la prossima stagione agonistica.

La campionessa olimpica e mondiale in carica ha deciso di prendersi un anno sabbatico per cercare di riprendere il fiato dopo due stagioni piuttosto impegnative. La ventiseinne originaria di Maidstone ha però voluto sottolineare alla BBC che si tratta comunque di un ritiro momentaneo in quanto ci tiene a ripresentarsi ai cancelletti di partenza dei Giochi di Pyeongchang 2018 per difendere l'oro olimpico di Sochi 2014. Obiettivo impegnativo che se centrato porterebbe l'inglese di diritto nella storia di questa disciplina, dato che al momento nessuna atleta di questo sport si è riuscita ad imporre in due Olimpiadi consecutive

"Subito dopo la vittoria della gara olimpica di Sochi non è stato facile trovare nuove motivazioni per andare avanti - ha spiegato Yarnold alla tv pubblica inglese, aggiungendo - ma poi nella mia testa ha incominciato a farsi largo il pensiero di voler completare il Grande Slam di successi nello skeleton, così mi sono impegnata per conquistare pure il titolo mondiale".

Obiettivo che Lizzy come viene più comunemente chiamata, ha raggiunto lo scorso marzo a Winterberg dimostrandosi nettamente la più forte skeletonista del circuito. "Solamente a stagione conclusa ho realizzato quanto fossi realmente stanca e così ho deciso di prendermi questo periodo di stop. Non sarà facile guardare le avversarie gareggiare, ma credo che sia giusto che mi prenda un attimo di pausa per ricaricare le pile e tornare sul ghiaccio con nuove motivazioni."

Secondo anno sabbatico per un'altra big dello skeleton mondiale, Shelley Rudman, che dopo la nascita della secondogenita Sofia ha deciso di prolungare il periodo di maternità di altri 12 mesi. Ritiro definitivo invece per il compagno di Shelley, Kristan Bromley che alla veneranda età di quarantatre anni ha deciso di appendere il proprio skeleton al proverbiale chiodo.

L'atleta originario dell'Lancashire chiude una ventennale carriera che l'ha consacrato per meriti sportivi e soprattutto accademici come "Doctor Ice". Bromley infatti vanta un curriculum universitario che ha pochi eguali nel mondo dello sport, avendo conseguito un dottorato all'Università di Nottingham sviluppando una tesi ingegneristica dal titolo emblematico, "I fattori che influenzano le prestazioni di uno skeleton".

Successivamente Kristan assieme al fratello Richard ha dato vita alla Bromley Technologies Ltd., un'azienda specializzata nella realizzazione di alcuni tra i migliori skeleton in circolazione. Sulle sue slitte infatti molti atleti britannici hanno raggiunto risultati eccezionali come Amy Williams che a Salt Lake City 2002 ha regalato al Regno Unito una storica medaglia d'oro, senza dimenticare gli innumerevoli successi della fidanzata Rudman, argento a Torino 2006 e oro ai mondiali di Sankt Moritz 2013.

Accanto all'aspetto imprenditoriale Bromley verrà ricordato anche per le sue imprese sportive. Non va dimenticato infatti, che "Dottor Ice" è stato il primo atleta di sempre a conquistare il cosiddetto Triple Crown dello skeleton ovvero: titolo europeo, titolo mondiale e Coppa del Mondo nella stessa stagione. 

Oltre a Bromley in casa Gran Bretagna si segnala un'altra fine carriera. Si tratta della ventissettenne Rose McGrandle che al termine della sua migliore stagione di sempre ha deciso di dire basta con le competizioni. La skeletonista di stanza a Bath lo scorso anno dopo tanta gavetta nelle serie minori, tra cui spicca il successo nell'Intercontinental Cup 2012, era riuscita a ricavarsi un posto nella competitiva squadra A inglese disputando per la prima volta un'intera stagione di Coppa del Mondo. Nonostante la scarsa attitudine al circuito maggiore dello skeleton, McGrandle ha chiuso al settimo posto della classifica generale, salendo persino sul terzo gradino del podio in occasione della seconda gara di Igls valevole anche come campionato europeo.

Nonostante l'importante numero di atleti ritirati, il grande capo dello skeleton britannico Andi Schmid si dimostra estramamente positivo in vista della prossima stagione, "Abbiamo lavorato molto in questi ultimi anni e conosco profondamente il potenziale delle nostre squadre, per questo sono convinto che il prossimo anno ci saranno ancora degli atleti inglesi pronti a lottare per un posto sul podio". Le parole di Schmid non sono buttate a caso anzi, se scorriamo il campo partenti delle categorie giovanili troviamo diversi atleti britannici pronti sulla rampa di lancio, senza dimenticare che lo scorso anno Laura Deas ha conquistato ben due podi in Coppa del Mondo (Calgary e Sankt Moritz) finendo al quinto posto della classifica generale. 

Insomma la Gran Bretagna si rinnova ma continua a rimanere una grande potenza di questo sport.

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