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Voci azzurre dall'Atomic Day. Goggia pronta: "Dopo la sfida più difficile ora penso a migliorarmi"

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Sci Alpinocoppa del mondo 2022/23

Voci azzurre dall'Atomic Day. Goggia pronta: "Dopo la sfida più difficile ora penso a migliorarmi"

La bergamasca stella polare, assieme a Shiffrin e Kilde, dell'incontro con i media nel quartier generale di Altenmarkt. Confermata la preferenza di saltare l'opening di Soelden: "Focus su Zermatt/Cervinia". Nadia Delago: "Sofia un riferimento, ma in generale mi alleno con una squadra fortissima". Ecco il primo Vinatzer... redster: "Penso anche al gigante e a crescere sotto ogni aspetto in slalom, di conseguenza arriveranno i risultati".

A poco più di due settimane dall'opening di Coppa del Mondo a Soelden, si tratta dell'incontro più atteso a livello media, perchè l'Atomic Day da tanti anni porta in quel di Altenmarkt una serie di campioni coi motori già “caldi” verso la nuova stagione.

Prima e dopo gli shooting fotografici, ecco le interviste dedicate e realizzate da Alexandra Meissnitzer, con le dieci stelle del marchio che ha riportato a casa la Coppa del Mondo femminile con Mikaela Shiffrin, sfere di cristallo nella velocità e medaglie olimpiche nel 2021/22 con Aleksander Aamodt Kilde grande protagonista e presente naturalmente all'incontro come Feller, Schwarz, Braathen, Puchner, la novità Mina Fuerst Holtmann e ben tre azzurri al centro delle attenzioni.

Un altro innesto nella scuderia Atomic, Alex Vinatzer, e le “fedelissime” Sofia Goggia e Nadia Delago, che a Pechino sono salite assieme sul podio della discesa olimpica. Il general manager del brand, Wolfgang Mayrhofer, e il direttore del “reparto corse”, Christian Hoeflehner, hanno lanciato l'annata ormai alle porte, presentando anche il nuovo progetto dedicato agli junior e citando in tal senso Hermann Maier e Benni Raich quali esempi di atleti partiti da Atomic per arrivare sul tetto del mondo. “Abbiamo una responsabilità, quella di avere in mano una parte del futuro di questo sport”, ha sottolineato Hoeflehner.

A maggior ragione dopo l'addio di Ester Ledecka, passata in estate a Kaestle, Sofia Goggia è il punto di riferimento assoluto per Atomic nella velocità e, dopo la terza Coppa del Mondo di discesa conquistata dalla fuoriclasse bergamasca, che si aggiunge ad un'altra medaglia olimpica, non si può che puntare in alto con l'azzurra. Intervistata da Meissnitzer nel salotto assieme a Shiffrin e Kilde (riportiamo in un articolo a parte le dichiarazioni della statunitense e del norvegese), Sofia è tornata sulla sofferenza di una seconda parte della scorsa annata davvero incredibile. “L'ultima è stata una stagione pazza, dalle cinque vittorie di dicembre alle cadute di Altenmarkt e Cortina – il racconto della campionessa olimpica 2018 – Ho dovuto fare qualcosa di enorme per esserci alle Olimpiadi, i dottori mi avevano dato una speranza ma quell'argento per me è stato incredibile, dopo quanto successo.

E' stato però altrettanto difficile nel post season, c'era tanto lavoro da fare sul mio fisico: sì, è stata la sfida più difficile della mia carriera quella discesa olimpica e quanto, in termini di sacrificio e preparazione, era legato ad essa”.

Come sta Goggia in questa fase dell'avvicinamento alla nuova stagione? Ce lo dice lei stessa: “Bene così, ho lavorato molto dopo aver completato in primavera il pieno recupero post infortunio. I 35 giorni complessivi messi assieme in Argentina, dove finalmente siamo potuti tornare post era Covid, sono stati importanti anche per allenarsi sul gigante. Ne avevo bisogno (come ha spesso sottolineato anche il suo nuovo coach personale, Luca Agazzi) perchè avevo chiuso con cattive sensazioni nella seconda parte dello scorso anno. Quindi abbiamo avuto un focus particolare sulla tecnica.

Soelden? Il piano è quello di pensare ad allenarmi in questi giorni a Cervinia per lo Speed Opening (5-6 novembre per il grande evento di Zermatt/Cervinia, ndr) – ha sottolineato la campionessa azzurra confermando la volontà di sacrificare almeno il gigante inaugurale – Sono stata davvero fortunata a lavorare con Paris nelle scorse settimane – ha sottolineato Sofia ricordando l'allenamento a Ushuaia al fianco di “Domme” - E' sempre una sfida confrontarsi con gli uomini, poi un campione come lui, ma soprattutto molto utile e interessante per molti aspetti”.

Nadia Delago, naturalmente confermatissima in casa Atomic come la sorella Nicol, è reduce dall'anno più bello della carriera, con quello splendido bronzo nella discesa dei Giochi a Yanqing e tanta continuità in Coppa del Mondo, dove il primo podio anche nel massimo circuito sembra ormai vicinissimo. “E' stata davvero una bella stagione, abbiamo lavorato tanto sui dettagli per migliorare, a partire dalla posizione aerodinamica a tutto ciò che concerne i materiali. I 25 giorni a Ushuaia sono stati lunghi, ma al tempo stesso mi soddisfano perchè abbiamo trovato ottime condizioni e tutto è andato per il meglio.

Lavorare in una nazionale come la nostra, dove c'è anche Sofia, ma pure atlete che hanno vinto tanto come Marta Bassino, Elena Curtoni e Federica Brignone, è ideale seppur ci siano caratteristiche e necessità differenti. Mi danno motivazione tutte le compagne con le quali mi alleno, poi c'è Nicol che, come sapete, è fondamentale visto che ci aiutiamo tanto a vicenda”.

Per Alex Vinatzer è stato il primo Atomic Day, lui che ora con questo marchio va all'attacco della prima vittoria in Coppa del Mondo e, chissà, anche di una medaglia nella rassegna iridata di Courchevel Méribel. “I test svolti in primavera sono stati importanti per capire subito il materiale – l'analisi del 23enne gardenese – Ci sono ancora grossi margini, abbiamo lavorato bene anche ad Ushuaia. Sì, punto pure al gigante, ma bisogna fare tanto in quella direzione, senza trascurare lo slalom”.

E ci sarà ancora Michael Moelgg, il fratello di Manfred che è ormai un punto di riferimento tra gli skiman, al fianco di Alex nella nuova avventura con la casa di Altenmarkt. “Sono felicissimo di poter lavorare ancora con lui, c'è un grande rapporto e parliamo di un super professionista. In generale il brand mi sta supportando al meglio”.

La prima vittoria con Atomic è arrivata già in Argentina, proprio in gigante... “Devo procedere step by step, ma se parliamo di questa disciplina è chiaro che gare come Val d'Isère e Alta Badia sono un sogno da affrontare tra le porte larghe. Ad ogni modo, il focus è quello di ragionare gara per gara, visto che solo migliorando il mio modo di sciare e il feeling con i materiali, sarò veloce e di conseguenza potranno arrivare i risultati”.

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