E' un Vinatzer da gigante verso la stagione olimpica: "Sento di avere le stesse possibilità dello slalom"

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E' un Vinatzer da gigante verso la stagione olimpica: "Sento di avere le stesse possibilità dello slalom"

All'Atomic Media Day ha parlato anche il gardenese, reduce da due blocchi di allenamento molto buoni a Ushuaia e con la novità di coach Pini alla guida della nazionale, che domani sarà a Soelden (dove Alex fu 5° nel 2024). Il campione del mondo Haaser: "Subito feeling positivo col nuovo materiale".

L’Italia del gigante si avvicina all’opening sul Rettenbach con una discreta fiducia, nel nuovo assetto messo in piedi da coach Mauro Pini, approdato dal Team Vlhova a quello azzurro prima dell’annata olimpica.

Da Luca De Aliprandini a Filippo Della Vite le certezze tra le porte larghe, ma con il trentino e il bergamasco, il tris di punte per Soelden (26 ottobre), dove la nazionale si allenerà proprio da questo sabato e fino a mercoledì 15 ottobre (anche Franzoni, Pizzato e Seppi in pista), prevede anche Alex Vinatzer.

Reduce da un’estate molto intensa, visto che già da metà agosto il gardenese classe ’99 è volato con i compagni a Ushuaia, prima di rientrare in Italia e cominciare dalla seconda settimana di settembre un altro blocco di lavoro nella “Terra del Fuoco”, Alex punta forte sulla sua seconda disciplina. Anzi, in occasione dell’Atomic Media Day, come riportano i colleghi di “Race”, ha detto di “non aver minimamente il dubbio di poter essere alla pari dello slalom, se non poter fare qualcosa di meglio in gigante”.

Quinto nel 2024 a Soelden, Vinatzer ha mancato un po’ di continuità nella seconda parte della stagione, perdendo anche performance tra le porte larghe e trovando poi lo squillo, in slalom, con la vittoria sfiorata a Kitzbuehel (2° a 9 centesimi da Noel, ndr). Ora la novità dello staff guidato da Pini e… “c’è una bella organizzazione con Mauro, sta cercando di creare una squadra unita. Per me manca ancora un po’ di esperienza su qualche pista di gigante, ma con la giornata giusta può succedere di tutto e nell’anno olimpico l’obiettivo è quello di trovare una certa solidità e tanta confidenza, per arrivarci con più fiducia e un pettorale migliore per giocarsi le medaglie”.

Matteo Franzoso è stato ricordato in occasione dell’evento di ieri a Bergheim, alle porte di Salisburgo, e lo slalomgigantista azzurro confessa che “sono stati giorni molto difficili dopo la sua scomparsa, l’aria era pesante e poi è naturale che ognuno di noi cominci a smaltire diversamente quanto successo. Spero solo che non si ripetano più tragedie simili”.

Le sensazioni nelle tante giornate di allenamento sulla neve sono state quasi sempre buone: “I primi confronti con gli altri atleti sono stati positivi, ora avremo qualche test sulle nevi europee (appunto con il raduno di Soelden, ndr) per vedere se quanto fatto in Argentina funzionerà anche qui”.

All’Atomic Media Day c’erano soprattutto due novità per il brand austriaco in termini di “nuovi acquisti”: parliamo di Daniel Yule in ottica slalom e di un polivalente che, libero da infortuni, può davvero esplodere come Raphael Haaser. Il campione del mondo di gigante, che ha firmato la sorpresona a Saalbach non avendo mai vinto in CdM, ma dimostrando in super-g di giocarsela sempre con i grandi, deve innanzitutto risalire la china nella WCSL della disciplina che l’ha visto colorarsi con l’iride, “ma sono fiducioso e i riscontri sono stati subito buoni con il nuovo materiale – le parole del tirolese – Sono entusiasta di questa avventura con Atomic, ho capito subito di avere a che fare con una realtà eccezionale”.

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