Paris si riaccende e sorride dopo il 5° in super-g: "Oggi tutto positivo". Casse: "La velocità c'è, ma ho sbagliato"

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Paris si riaccende e sorride dopo il 5° in super-g: "Oggi tutto positivo". Casse: "La velocità c'è, ma ho sbagliato"

A Wengen sono mancati appena 5 centesimi a Domme per il primo podio stagionale, che attaccherà di nuovo sabato nella leggendaria discesa del Lauberhorn che strizza l'occhio a Casse, oggi un po' "falloso". Top 20 per Franzoni e Innerhofer.

Un 5° e un 6° posto, ma al di là del risultato delle due punte azzurre, Dominik Paris e Mattia Casse, nel quarto super-g di Coppa del Mondo che ha aperto la tappa di Wengen, oggi la notizia migliore è proprio la risalita del fuoriclasse della Val d’Ultimo.

Se a Beaver Creek e in Val Gardena, per il suo storico su quelle piste, i risultati negativi di “Domme” potevano anche starci, a Bormio le cose erano andate malissimo; è vero, la gara del Lauberhorn è particolare trattandosi di una mini-discesa, ma le stesse parole di Paris indicano un feeling ritrovato che fa ben sperare anche in ottica discesa del sabato, alla quale l’Italia si presenterà con ambizioni di un certo livello considerata la forma di Casse.

“Il risultato e la prestazione sono positivi, dopo aver finito il 2024 in quel modo a Bormio – dice col sorriso Paris a Rai Sport, al microfono di Ettore Giovannelli - Sono contento di essere riuscito a sentire cose buone, una bella manche con un po’ di errori ma di nuovo veloce. La discesa? Certo, questa gara mi dà confidenza anche per domani, ma sappiamo che qui la pista è lunghissima e può succedere di tutto”.

Se Franzoni e Innerhofer portano a casa rispettivamente un 17° e un 19° posto discreti, visto che il bresciano qui si era infortunato due anni fa e non è certo il super-g ideale per lui, e l’altoatesino ancora non aveva centrato la zona punti nella specialità dopo le prime tre gare, per Mattia Casse la sesta piazza, a 92 centesimi da von Allmen, lascia un po’ di amaro in bocca pur dando continuità alla serie di risultati del piemontese. “Mi sentivo bene, ma su quella porta (riferendosi all’errore nel piano dopo la Kernen-S, ndr) ho stretto un po’ troppo e l’ho pagata – ha dichiarato Mattia a Rai Sport - Dopo c’è il piano lungo e non è certo il posto migliore per fare un errore, ma fa parte del gioco.

A tratti è stata una buona prestazione, sotto ho perso poco ma queste sono le gare; andiamo avanti e combattiamo pensando ad una discesa che sarà impegnativa, ma alla quale mi presento sapendo che la velocità c’è”.

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