Mattia Casse: "Sogno di poter partecipare alle Olimpiadi e ai Mondiali"

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Enrico Schiavi

Sci Alpino

Mattia Casse: "Sogno di poter partecipare alle Olimpiadi e ai Mondiali"

Classe 1990, nato in Piemonte, Mattia Casse è il più giovane atleta, insieme a Kristian Ghedina, che, a soli 17 anni, è entrato a far parte della squadra nazionale. Figlio d’arte, medaglia d’oro in discesa libera e di bronzo in supergigante ai Mondiali Juniores del 2010, Mattia sogna di partecipare un giorno ai Giochi Olimpici e ai Mondiali di sci alpino.

Che percorso agonistico hai seguito per arrivare a far parte della squadra nazionale

Ho cominciato a sciare all’età di 3 anni, ho fatto parte di diversi sci club, tra cui lo Sci Club Bardonecchia e lo Sci Club San Sicario, e dopo le scuole medie ho frequentato il liceo Bachmann a Tarvisio, in Friuli, dove ho fatto i miei cinque anni di scuola e in quarto liceo sono già entrato a far parte della squadra nazionale.

Tuo padre Alessandro è stato un atleta del Chilometro lanciato, hai mai pensato di provare a fare questa disciplina?

Non ho provato perché non ne ho ancora avuto il tempo.

Tuo padre ha influito nella scelta di diventare un campione di sci?

Si ha influito nella scelta di mandarmi a frequentare il liceo sportivo di Tarvisio

Lui aveva stabilito il record di velocità 185km/h nello sci velocità, tu a Wengen hai registrato il record di 142km/h. Cosa si prova a essere cosi veloci, non fa paura?

No, non fa paura. Sono abituato a fare velocità sin da quando ero piccolo. Anzi, più si è veloci e meglio è.

Lo scorso anno hai avuto un brutto infortunio alla spalla che ti ha fatto stare fermo tutta la stagione. Come ti senti ora?

L’infortunio mi ha lasciato fuori dalle gare per una stagione. Adesso mi sento in ripresa, sempre più in forma, la spalla non mi dà più fastidio. Quest’anno è stato un anno di alti e bassi, ma il prossimo anno sarà sicuramente meglio.

Sei stato campione di discesa nel 2010 ai Mondiali Juniores , bronzo in supergigante, e in Coppa Europa vanti una vittoria e 7 podi. In Coppa del Mondo invece i risultati ancora non arrivano. Cosa ti manca per fare il salto di qualità?

Bella domanda, sono alla ricerca proprio di questo. Quest’anno pensavo di averlo trovato il salto di qualità, ma in realtà non è venuto fuori. Si continua a lavorare e speriamo di riuscirlo a trovare l’anno prossimo.

A cosa punti per avere un posto fisso in Coppa del Mondo?

Il posto fisso al momento non sono riuscito a conseguirlo. Non so bene come saranno le squadre il prossimo anno, non so ancora in che squadra mi metteranno. Vediamo cosa decideranno i tecnici. Con loro mi trovo molto bene, siamo uniti, mi ascoltano. Spero di dargli quello che loro mi danno, dei risultati.

In Coppa Europa come sta andando?

Sto andando bene, non ho avuto ancora la possibilità di risalire sul podio, però qualche risultato c’è stato. Ora vediamo di chiudere alla grande la stagione.

 Ti senti più in forma in supergigante o in discesa libera?

Con gli alti e bassi che ho fatto quest’anno, una forma precisa nelle due specialità non ce l’ho. Forse un po’ di più in superg.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Non ho ancora mai partecipato né ai Mondiali e né alle Olimpiadi, mi piacerebbe potermi qualificare. Voglio cercare di essere competitivo nel circuito di Coppa del Mondo.

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