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"La 3Tre senza pubblico? Cambierà qualcosa, ma il favorito è Noel". L'analisi di Massimo Rinaldi

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

"La 3Tre senza pubblico? Cambierà qualcosa, ma il favorito è Noel". L'analisi di Massimo Rinaldi

Il direttore sportivo azzurro proiettato già verso la classicissima di Campiglio del 22 dicembre (preceduta di 24 ore dal primo slalom di CdM in Badia). "Vinatzer è glaciale, non subirà condizionamenti. Peccato per i casi Covid, ma la squadra sta bene".

La stagione dello slalom scatterà lunedì 21 dicembre con il ritorno della gara tra i pali stretti sulla Gran Risa, ma la prima grande classica della stagione non può che essere la 3Tre di Madonna di Campiglio, in programma il giorno successivo (manches previste alle ore 17.45 e alle 20.45).

Parlando all'ufficio stampa dell'evento trentino, si è già tuffato nella notturna sul Canalone Miramonti il direttore sportivo della nazionale azzurra, Massimo Rinaldi. Sarà una prima “storica” a porte chiuse, per la prima volta della 3Tre, e proprio questo aspetto, specialmente in una gara sotto le luci dei riflettori e con un'atmosfera solitamente caldissima, potrebbe scompaginare un po' le carte. “Sono le prime gare importanti di slalom, per noi è tutto nuovo – spiega Rinaldi - Stiamo vivendo una situazione particolare, ne siamo consapevoli, ma non possiamo cambiarla.

Chiaramente c'è l'atleta che si carica coi tifosi e che riesce, prima del via, a concentrarsi e pensare solo alla gara, mentre alcuni ragazzi, più emotivi, possono soffrire di una non totale capacità di gestire la pressione. Io considero il pubblico parte dello spettacolo sportivo: il problema risiede sempre all'interno dell'atleta”.

Di certo, Alex Vinatzer, il talento più fulgido dello slalom italiano, ha dimostrato di non avere timori reverenziali. Il suo approccio è sempre lo stesso, votato all'attacco, sia davanti al pubblico casalingo che all'estero. “Alex è un ragazzo glaciale. E' giovane e commette ancora qualche errore di inesperienza, sempre per voglia di strafare, ma non subisce mai il contesto in cui gareggia. Quando mette il naso fuori dal cancelletto pensa soltanto alla sua gara. Un grande talento che per diventare un campione deve trovare continuità - il pensiero di Rinaldi - Le sequenze ci sono, ma deve imparare a collegare meglio e arrivare a disputare due manche di alto livello”.

Nazionale di slalom che sarà a scartamento ridotto già lunedì in Badia, ma per il ds azzurro “la squadra nel complesso sta bene, pur avendo avuto questo problema con Sal e Razzoli (risultati positivi al Covid). Gli altri veterani, Gross e Moelgg, sono in forma così come il più giovane Liberatore.

In Coppa Europa abbiamo dimostrato di esserci a livello di prestazione, ma la Coppa del Mondo è tutta un'altra storia”.

E tra Gran Risa (con lo slalom che si corre quasi interamente sul tratto finale in dolce pendenza) e il Canalone Miramonti, per Rinaldi “sono quasi due sport diversi, visto che il pendio di Campiglio è molto più severo. Mi aspetto una pista preparata, come di consueto, in modo ineccepibile. Tutti partiranno col coltello fra i denti: se il meteo è favorevole, a Campiglio esiste la concreta possibilità di qualificazione anche con numeri molto alti. Un favorito? Mi aspetto sorprese, ma dico Clément Noel”.

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