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Feuz e Odermatt, i "gemelli diversi". Il neo papà Beat dopo il tris sulla Streif: "Marco è speciale"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Feuz e Odermatt, i "gemelli diversi". Il neo papà Beat dopo il tris sulla Streif: "Marco è speciale"

Kitzbuehel tutta svizzera con i due fenomeni davanti a Hemetsberger (primo podio in carriera): le loro emozioni dopo la doppietta in discesa, e pensare che il vincitore ha rischiato di non esserci causa... paternità.

Un neo papà in trionfo sulla Streif, anche se la piccola Luisa venuta alla luce lunedì scorso è la secondogenita di famiglia, dopo Chloe. Beat Feuz, a quasi 35 anni, si è regalato la terza gemma nella discesa simbolo, dopo la doppietta del 2021: non vinceva dal 24 gennaio 2021, proprio quando firmò il bis a Kitzbuehel volando verso la sua quarta Coppa del Mondo di specialità.

Ora la cinquina è tornata possibile, nonostante sino ad oggi il fuoriclasse rossocrociato non avesse ancora vinto in stagione, visto che Feuz deve recuperare soli 8 punti al leader Aleksander Aamodt Kilde. “E' troppo bello ottenere il primo podio a Kitz con Beat al mio fianco”, ha detto Marco Odermatt riferendosi al suo capitano, che presto (c'è chi dice già al termine di questa stagione, specialmente se dovesse arrivare l'oro olimpico...) gli cederà il testimone considerato quanto il padrone della generale sia cresciuto pure in discesa.

E sul rapporto con “Odi”, si sofferma anche l'iridato 2017. “Io e Marco stiamo bene l'uno con l'altro. E' giovane e non ha tanti pensieri per la testa come me, ma quando discutiamo di sci, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. La mia gara? Al traguardo è stato difficile valutare la mia prestazione, oggi era complicato trovare la linea perfetta”.

Feuz che ha potuto esserci a Kitz, dopo i due podi di Wengen, grazie alla nascita della figlia avvenuta lunedì, proprio tra i due week-end chiave della stagione. “La mia famiglia non va trascurata in alcun modo – ha raccontato di nuovo dopo la gara Beat, che aveva più volte spiegato come avrebbe lasciato il sito di gara in qualsiasi momento per l'arrivo della bambina – Posso essere estremamente orgoglioso della mia compagna di vita (Katrin Triendl, ndr) e devo dirle un enorme grazie per tutto ciò che fa”.

Trionfo svizzero nel tempio austriaco, vero, ma almeno il Wunderteam ha salvato la tappa più importante con un podio, dopo aver mancato sia nella prima discesa che in slalom. Tutto ciò grazie al 30enne Daniel Hemetsberger, che ha lasciato giù dalla top 3 Matthias Mayer per 4 centesimi, regalandosi così il primo podio dopo i quarti posti di Bormio e Wengen che già ci avevano detto tanto della crescita di questo atleta. “Un risultato del genere qui è fantastico, non me lo sarei mai aspettato. Certo, si sogna sempre di salire sul podio a Kitz, o addirittura di vincere, ma un conto è riuscirci. Sono così felice...”.

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