Il nuovo ciclo dell'Italgigante riparte dall'8° di Vinatzer: "Gran muro nella 2^". De Aliprandini: "Sono un po' arrabbiato"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Il nuovo ciclo dell'Italgigante riparte dall'8° di Vinatzer: "Gran muro nella 2^". De Aliprandini: "Sono un po' arrabbiato"

Il bilancio del team guidato da coach Mauro Pini salvato dall'ottimo piazzamento in rimonta del gardenese, mentre l'ex vice campione del mondo esce deluso dall'opening di Soelden, fuori dai venti come Borsotti. Franzoni, ad un soffio dalla qualificazione: "Peccato, ma sto crescendo in gigante".

Una prima complessivamente discreta con tre piazzamenti a punti e una top ten, nella tostissima giornata che ha aperto la Coppa del Mondo maschile, tra nebbia e neve sul Rettenbach di Soelden che ha visto Marco Odermatt apporre la sua solita firma sul gigante dell’opening stagionale.

Nell’annata che porterà alle Olimpiadi di casa, l’Italia del nuovo allenatore responsabile Mauro Pini può parzialmente sorridere, visto che nella prima manche è uscito dai giochi Filippo Della Vite, lontano oltre 3 secondi per un debutto che conferma le difficoltà mostrate già nella passata stagione dal bergamasco, mentre la seconda ha regalato la gran bella rimonta di Alex Vinatzer.

Da 21° a 8°, il 26enne gardenese dimostra nuovamente che questo pendio gli piace eccome, dopo la super top five dell’edizione 2024: “Il muro l’ho sciato davvero bene - ha detto Alex a fisi.org nel post gara - Pensavo di aver preso un buon lancio per il finale, ma ho visto che ho lasciato ancora qualcosa di troppo.

Rispetto alla scorsa stagione ci sono passi avanti e quindi per ora va bene così”.

Ha perso quattro posizioni nella manche decisiva Luca De Aliprandini (alla fine 22°), oggi mai troppo brillante ma che già nei giorni precedenti all’opening aveva spiegato molto bene di arrivare senza grandi aspettative a questa gara, consapevole di aver lavorato sul piano fisico, ritardando il ritorno sugli sci ad inizio settembre, per essere al top della forma nel cuore dell’inverno e sino alla gara olimpica di Bormio. “Con queste condizioni è difficile avere buone sensazioni – le parole del veterano di Riva del Garda – Il risultato mi fa un po’ arrabbiare, ma abbiamo tempo per fare allenamento prima delle gare americane. Continuerò a lavorare”.

Giovanni Borsotti ha ben impressionato sul muro in entrambe le discese, chiudendo 24° perché davvero il piemontese ha lasciato una vita tra raccordo e piano finale, ma il sorriso c’è proprio per le sensazioni provate: “Sono soddisfatto di come ho sciato – ha dichiarato il piemontese a Rai Sport – Purtroppo il piatto finale non riesco proprio a farlo, sono troppo aggressivo ma sulle parti tecniche sto andando bene”.

Se Tobias Kastlunger aveva zero chances o quasi di cogliere il pass col pettorale n° 63, con il 42 è andato vicino all’obiettivo Giovanni Franzoni, 32° a due decimi dal taglio. “Parto molto più avanti in gigante, grazie ai punti conquistati lo scorso anno – l’analisi del gardesano tramite l’ufficio stampa federale - e il risultato di oggi è davvero un peccato, perché partendo davanti nella seconda manche avrei potuto fare bene.

Comunque ho dimostrato di essere cresciuto, su una pista difficile come questa; il gigante è una disciplina che voglio portare avanti a tutti i costi”.

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Il gigante di Soelden, conquistato da Marco Odermatt, regala 80 pt ad uno Schwarz che, se riuscirà a tornare quello vero in slalom, potrà provare almeno a rimanere in scia al vincitore delle ultime quattro sfere di cristallo. Brennsteiner, oggi 4°, è nel primo sotto gruppo per Copper Mountain a discapito di Kranjec, l'iridato Haaser entra nei 15 dove c'è ancora De Aliprandini.