L'austriaco, al comando a metà gara, nel giorno dello "zero" di Odermatt risponde a Kristoffersen (con Zubcic 3° e Schwarz 4° in un fazzoletto) e coglie il primo trionfo in CdM a 34 anni. Per Alex è 5° posto risalendo dal 20° (col miglior tempo di manche), male De Aliprandini, sbaglia Borsotti che conclude in fondo alla classifica.
Un’altra prima volta, sei giorni dopo Paco Rassat.
A 34 anni, tocca il cielo con un dito ed è un successo davvero meritato, per un gran talento frenato anche dai guai alle ginocchia e che aveva girato attorno a questo risultato più volte, quello che nel primo pomeriggio di Copper Mountain si prende Stefan Brennsteiner, autentico dominatore del secondo gigante stagionale.
Primo hurrà in Coppa del Mondo, dopo quattro podi e l’impresa sfiorata un anno fa nella bufera di Val d’Isère, oltre ad essersi piazzato già 4° nell’opening di un mese fa a Soelden: bottino pieno per il veterano salisburghese (e per il Wunderteam, ieri con 2° e 3° posto in super-g, è una grande due giorni), che toglie pure il pettorale rosso a Marco Odermatt, uscito nel cuore della prima manche per la grande sorpresa di una giornata davvero complicata da gestire, con la neve che oggi ci si trovava sotto i piedi.
Brennsteiner è stato semplicemente perfetto, sin dalla 1^ manche (partendo con l’1, un piccolo vantaggio sfruttato benissimo) chiusa al comando con 26 centesimi di margine su Zan Kranjec, che getta alle ortiche almeno la piazza d’onore a poche porte dall’arrivo di una seconda tostissima anche perché girava ancora di più (su tracciatura norvegese) con meno luce in pista.
Condizioni che sanno esaltare Henrik Kristoffersen, capace di risalire dal 5° al 2° finale, distante la bellezza di 95 centesimi dal vincitore, nonostante una spigolata costata almeno 3-4 decimi al 31enne campionissimo di Lorenskog, oggi al primo podio stagionale che è anche il 96° di una straordinaria carriera (il 37° tra le porte larghe). Sono tredici invece per Filip Zubcic, che rinasce chiudendo ad un secondo tondo da Brennsteiner, bruciando per due soli centesimi Marco Schwarz, solidissimo e gran 4° dopo la piazza d’onore sul Rettenbach, dove Alex Vinatzer aveva piazzato la rimonta sino all’8^ posizione.
Ed ecco il gardenese che si ripete e fa ancora meglio, stacca il miglior tempo di manche (partendo per undicesimo, era 20° al giro di boa a 1”91 da Brennsteiner) e si regala la terza top five della carriera in gigante, dopo Aspen e la stessa Soelden nel 2024. E attenzione, perché Alex paga solo 1”16 e quindi appena 21 centesimi dal 2° posto di Kristoffersen, accarezzando davvero l’idea del primo podio nella specialità.
Gli altri azzurri, oggettivamente, hanno offerto una prova insufficiente: Luca De Aliprandini non è mai entrato in gara, da 23° a 26° con oltre 3 secondi di distacco, Giovanni Borsotti (il migliore nella prima, 18° col pettorale 30) sbaglia quando stava già perdendo abbastanza da Vinatzer nella seconda e si ferma completamente, terminando 29° in fondo alla classifica, a quasi 5 secondi e mezzo da Brennsteiner.
La top ten di giornata la completano Kranjec, appunto amarissimo 6° a 18 centesimi dal podio perso in maniera rocambolesca, il belga Sam Maes che sorride per il suo best in carriera col 7° ex-aequo al francese Anguenot, Tumler crollato dal 3° di prima manche al 9° (ritardo di 1”58, decisamente lontano dalle posizioni “calde” in zona podio) e Schmid e Pinheiro Braathen, con stati d’animo opposti per il 10° posto alla pari a 1”62, visto che il tedesco (che non può ancora essere al 100% dopo essersi di nuovo rotto il crociato) risale dal 24° mentre il brasiliano scende dal 4° in una gara sotto standard per lui.
Buono il 12° di Pinturault, sul secondo tedesco che è Gratz (ha ceduto Grammel, 8° a metà gara, sino al 19° posto), poi la continua ascesa di Solberg gran 14° e Radamus, unico americano in classifica, 15° in un gigante che ha visto “saltare”, oltre a McGrath e Odermatt (ma anche Haugan) nella prima, due big come Loic Meillard e Raphael Haaser.
Grandissime difficoltà nella manche decisiva per l’iridato di slalom, alla fine 18°, e per il campione del mondo tra le porte larghe addirittura rotolato dal 6° al 25°.
Settore maschile che ora viaggia direzione Beaver Creek (venerdì prossimo discesa, poi super-g e gigante), ma domani si torna in pista a Copper con il gigante femminile.
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GIGANTE MASCHILE – COPPER MOUNTAIN
1° Stefan Brennsteiner in 2’30”98
2° Henrik Kristoffersen + 0”95
3° Filip Zubcic + 1”00
4° Marco Schwarz + 1”02
5° Alex Vinatzer + 1”16
6° Zan Kranjec + 1”18
7° Sam Maes + 1”34
7° Léo Anguenot + 1”34
9° Thomas Tumler + 1”58
10° Alexander Schmid + 1”62
10° Lucas Pinheiro Braathen + 1”62
26° Luca De Aliprandini + 3”12
29° Giovanni Borsotti + 5”41
DNQ Filippo Della Vite
DNQ Tobias Kastlunger
DNF1 Giovanni Franzoni
Slalom Gigante Maschile Copper Mountain, CO (USA)
coppa del mondo maschile
Venerdì 28 Novembre, 23:10coppa del mondo maschile
Venerdì 28 Novembre, 22:35coppa del mondo maschile
Venerdì 28 Novembre, 21:55coppa del mondo maschile
Venerdì 28 Novembre, 20:15coppa del mondo maschile
Venerdì 28 Novembre, 19:30coppa del mondo maschile
Venerdì 28 Novembre, 18:35BOLLETTINO NEVE
| LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
|---|---|---|
| Saas-Fee | / | 0-0 cm |
| Breuil-Cervinia | 12/15 | 10-50 cm |
| Ghiacciaio Val Senales | 5/11 | 10-50 cm |
| Ghiacciaio Presena | 11/30 | 30-130 cm |
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BRENNSTEINER Stefan
KRISTOFFERSEN Henrik
ZUBCIC Filip








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