"Addormentato nella 1^ manche, ho parlato con Pini cercando fluidità. Avanti così": ecco il Vinatzer gigantista

Quindici posizioni recuperate, col miglior tempo di manche per la terza top five del suo percorso agonistico in gigante, ancora abbastanza “verde”.

Beh, è davvero una grande gara, o meglio una super 2^ manche, quella di Alex Vinatzer nel venerdì di Copper Mountain che ci consegna il 26enne gardenese sempre più convincente in versione specialista delle porte larghe, pensando anche alle difficoltà mostrate in slalom tra Levi e Gurgl. Ottavo a Soelden, quinto oggi in Colorado (miglior risultato eguagliato, come ad Aspen nel marzo 2024 e poi nell’ottobre successivo nell’opening 2024), unico sorriso nel team di coach Mauro Pini visto che Luca De Aliprandini è in difficoltà sin dal principio della manche d’apertura e chiuderà lontanissimo, 26°, con due punticini poi per Giovanni Borsotti, che si pianta con un erroraccio nella 2^ sprecando una bella run inaugurale.

Franzoni e Kastlunger non troppo vicini all’obiettivo, Della Vite escluso dalla qualificazione per 7 centesimi dopo essere scivolato sprecando tutto, ma oggi brilla questo 5° di Vinatzer anche perché arriva con appena 21 centesimi di distacco dal 2° posto di Kristoffersen e 16 dal podio di Zubcic, nel gran giorno di uno straripante Brennsteiner.

“Nella prima manche ero un po’ addormentato – ha analizzato Alex a fisi.org - Forse ho voluto anche fare un po’ troppo su queste nevi americane, dove bisogna invece essere un po’ più fluidi, e quindi ho calcato troppo un paio di porte, dove ho perso tanto tempo.

Poi ho fatto una bella analisi prima della seconda. Ho parlato un po’ con Mauro Pini sul miglior modo per affrontarla, cercando di far correre meglio gli sci. Non pensavo che fosse una manche da arrivare così avanti, ma posso essere contento del mio inizio di stagione in gigante”.

Sabato di nuovo sfida nella disciplina madre, ma per il settore femminile: in pista per l’Italia ci saranno Goggia, col numero 16 e tanta voglia di stupire, Zenere, Della Mea, Ghisalberti e Collomb.