Ufficiale il ritiro di Kathrin Zettel

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Ufficiale il ritiro di Kathrin Zettel

In una conferenza stampa organizzata a Vienna dal suo sponsor principale Raiffeisen Kathrin Zettel come era ampiamente prevedibile ha annunciato l'abbandono dell'attività agonistica.

Dopo Alexandra DaumRegina Mader SterzNicole HospAndrea Fischbacher Kathrin è la quinta austriaca a ritirarsi dopo la fine della scorsa stagione. "In undici anni ho avuto grandi momenti ma anche grandi dolori. Ecco perché ora dico grazie a tutti ma non posso più continuare l'attività" ha detto la 28enne austriaca riferendosi ai suoi cronici problemi all'anca.

Nata il 5 agosto 1986 a Scheibbs, Bassa Austria, e cresciuta nello sci club Göstling, sempre Bassa Austria, Kathrin Zettel disputa le prime gare FIS nel dicembre 2001 e ottiene i primi grandi risultati ai Mondiali juniores di Maribor del 2004, quando è oro in slalom e argento in combinata, mentre l’anno dopo a Bardonecchia è argento in slalom. In Coppa Europa aveva debuttato nell’inverno 2003-2004 e al termine di quella stagione termina addirittura seconda in classifica generale collezionando due vittorie e cinque secondi posti tra slalom, gigante e superG. Alla fine le sue gare nella rassegna continentale saranno 43 con ben 17 podi, l’ultimo dei quali il primo posto nel gigante di Zell am See dello scorso 21 gennaio, quinto successo nel circuito cadetto.

Grazie al successo di Maribor esordisce in Coppa del Mondo il 13 marzo 2004 nelle finali del Sestriere. Il suo primo dei suoi 119 piazzamenti tra le top ten è il decimo posto nel gigante di Santa Caterina Valfurva dell’8 gennaio 2005, i primi podi arriveranno il 10 e l’11 dicembre 2005 quando ad Aspen si piazza terza sia in gigante sia in slalom. L’anno dopo sempre ad Aspen vince la prima delle sue nove gare nel Circo Rosa nel gigante sulle nevi del Colorado, tra le porte larghe si aggiudicherà in totale sette gare, l’ultima il 16 gennaio 2010 a Maribor, uno dei suoi posti preferiti fin da ragazzina, mentre il giorno dopo vince il suo primo slalom sempre sulle nevi slovene e un’altra gara tra le porte strette la intascherà il 25 novembre 2012, guarda caso ad Aspen.

Ha partecipato a tutte le edizioni del Mondiali dal 2005 a quest’anno, a livello individuale ha vinto l’oro in supercombinata nel 2009 e l’argento in slalom nel 2011, a queste c’è da aggiungere l’argento nella gara a squadre del 2005. In tre edizioni dei Giochi invernali in cui è stata presente dal 2006 al 2014 il miglior risultato lo ha acciuffato all’ultimo tentativo utile vincendo il bronzo nello slalom di Sochi. Non ha avuto grandi infortuni ma negli ultimi anni ha avuto grossi problemi all’anca, che come abbiamo visto sono la ragione principale del suo ritiro, eppure ha continuato ad accumulare podi su podi tanto è vero che, piazzandosi terza nella supercombinata di Bansko dello scorso 1 marzo, ha raggiunto la fatidica quota di 50 piazzamenti tra le prime tre in Coppa del Mondo, quota raggiunta solamente da altre 21 atlete, tra le quali altre sei austriache e, vale la pena ricordarlo, una sola italiana, Isolde Kostner, che ne ha collezionati 51. La 209a e ultima gara in Coppa del Mondo di Kathrin è stata lo slalom di Méribel del 21 marzo scorso nel quale è stata undicesima.

Nella classifica generale di Coppa il suo miglior risultato è il quarto posto del 2008-2009, quando è stata anche terza nella graduatoria della combinata e seconda in quella di gigante, piazzamento questo ripetuto l’inverno successivo e doppiato dal secondo posto anche in slalom. Grande specialista da sempre delle gare tecniche con incursioni molto proficue in combinata (l’oro mondiale del 2009 lo dimostra), sciatrice sopraffina come pochissime altre, Kathrin non è mai stata un grande personaggio mediatico, primo perché ha vinto forse meno di quanto meritasse e secondo perché ha gareggiato in un epoca di grandissime campionesse che oltretutto rispetto a lei bucavano lo schermo con la loro avvenenza. Ma una da 9 vittorie e altri 41 podi in Coppa più 4 medaglie tra Olimpiadi e Mondiali farebbe solo comodo all’Italia! Non resta che prendere atto della perdita dell’ennesima campionessa nell’arco di poco più di un anno e augurarle un grosso in bocca al lupo per il suo futuro al di fuori dell’agonismo!

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