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Sankt Moritz si ferma facendo 2/3, il super-g verrà recuperato. Goggia amara sulla cancellazione: "Strano..."

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Sankt Moritz si ferma facendo 2/3, il super-g verrà recuperato. Goggia amara sulla cancellazione: "Strano..."

Il fondo della Corviglia non garantiva più la sicurezza delle atlete, così Peter Gerdol ha motivato la scelta di annullare il secondo super-g previsto in Engadina, garantendo che si farà di tutto per recuperarlo (niente da fare, quasi certamente, per le discese di Zermatt-Cervinia). La bergamasca ironica (e un bel po' delusa) sui social, l'allenatore di casa Svizzera, Beat Tschuor, ha giudicato "giusta" la decisione presa.

Se la Coppa del Mondo maschile è nel caos più totale con sette gare cancellate su nove e l'impossibilità di avere il calendario originale di stagione, visto che almeno due gare veloci non si recupereranno e neppure lo slalom saltato oggi in Val d'Isère, quella femminile vive una situazione un po' più semplice da gestire.

Certo è che la mancata disputa del super-g odierno in quel di Sankt Moritz fa male, anche perchè si aggiunge alle due discese annullate a Zermatt-Cervinia. Troppa neve caduta nella notte e, nonostante ci fosse il tempo per ripulire al meglio la Corviglia, spostando l'orario di partenza anche oltre mezzogiorno e con una condizione meteo decente, il problema risultava il fondo della pista, che non avrebbe retto essendosi rovinato troppo con le ultime precipitazioni.

Le atlete non hanno neppure fatto la ricognizione e, dalla sua stanza di hotel, Sofia Goggia (che oggi avrebbe corso col pettorale rosso dopo il trionfo di venerdì), tramite una storia instagram ha fatto intendere che la cancellazione odierna le ha lasciato un bel po' di amaro in bocca. “Troppa neve caduta durante la notte – le parole della campionessa bergamasca – Strano... magari su cinque gare di velocità, ne sono state cancellate tre”.

Il problema è che l'equilibrio con le prove tecniche, chiaramente con un tasso di possibile annullamento decisamente minore rispetto a quelle veloci, rischia di saltare visto che la FIS ha già deciso che le discese di Zermatt-Cervinia non verranno recuperate (al 90%, manca il timbro dell'ufficialità), facendo scendere a dieci le gare totali nella specialità.

Questo super-g, invece, quasi certamente verrà ricollocato in calendario anche se trovargli spazio è tutt'altro che semplice, avendo la priorità la federazione svizzera che ha già un trittico a Crans-Montana a metà febbraio, prima della “doppietta” in Val di Fassa e delle due gare (discesa e super-g) di Kvitfjell, che rimane la soluzione più logica a livello teorico assieme ad Altenmarkt-Zauchensee a metà gennaio (ma qui entrano in ballo i discorsi legati a federazioni e diritti tv).

Qui all'arrivo ci sono 20 centimetri di neve fresca, in partenza quasi 40 – ha analizzato il tarvisiano Peter Gerdol, chief race director della coppa femminile, intervistato da Enrico Cattaneo su Rai 2 – Nonostante tutto il lavoro notturno fatto con gatti, quad e lisciatori, la neve ha intaccato la base che ha ceduto. Non era più dura come dovrebbe essere e non c'è il tempo per rifarla, impossibile gareggiare.

Abbiamo fatto comunque due gare qui, in condizioni non semplici ma con super-g e discesa molto belle. Il comitato organizzatore può ritenersi soddisfatto. Recupero di questo super-g? Lo spero proprio, dobbiamo sederci ad un tavolo con la federazione svizzera innanzitutto, eventualmente con altri, ma l'intenzione c'è tutta. A Crans-Montana complicato, ci sono già tre gare lì, parleremo e appena possibile, spero in pochi giorni, troveremo una soluzione”.

L'allenatore responsabile di Swiss-Ski, Beat Tschuor, parlando al Blick ha dichiarato che la decisione presa su questo super-g è stata quella giusta: “Nella notte sono caduti 30 centimetri di neve, dovevano entrare con i gatti, non si poteva levarne così tanta in altro modo. Il problema non è la traiettoria di gara, anche perché la cancellazione dello slalom maschile in Val d'Isère ci ha dato margine anche sui tempi, ma non era possibile rimuovere la neve vicina alla linea ideale e sarebbe stato troppo pericoloso per le atlete in caso di caduta o salto porta. Penso sia stata una decisione corretta da parte della giuria”.

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