La fuoriclasse bergamasca, terza nella classifica di discesa a 34 pt da Brignone, analizza a Rai Sport l'annata nella "sua" disciplina: "Era importante avere la possibilità di giocarsela sino in fondo, è un peccato ma faccio tanti complimenti a Federica. Ha pesato tanto lo zero di St. Anton e... forse la spalla di Garmisch".
Due azzurre sul podio della coppa di specialità e, potenzialmente, sugli stessi gradini anche della generale, che verrà celebrata giovedì prossimo a Sun Valley.
La stagione di discesa è terminata con sole sei gare andate in scena e qualche rimpianto, per Sofia Goggia che ha concluso terza, a 34 pt da Federica Brignone, con la detentrice del trofeo Conny Huetter nel mezzo (a sole 16 lunghezze dal bis), vedendo svanire ogni chances di possibile rimonta con la cancellazione della finale di Sun Valley.
Niente cinquina nella disciplina regina per la fuoriclasse bergamasca, che ha vinto “solo” a Cortina (aggiungendoci la perla nel super-g di Beaver Creek), ma considerato il lungo recupero post infortunio del febbraio 2024, con pochissimo lavoro svolto tra estate e autunno, non si può certo dire che Sofia non sia stata ancora una volta competitiva ai massimi livelli; forse non a quelli stratosferici di un paio di annate dove a tratti ha dominato in lungo e in largo, e di sicuro il centesimo che a Garmisch l’ha divisa dalla compagna è stato, alla resa dei conti, determinante “girando” 40 punti in un… lampo.
Anche di quel finale di gara, quando Goggia confessò che le era fuoriuscita la spalla prima dello schuss conclusivo, Sofia ha parlato oggi ai microfoni di Rai Sport, dopo la notizia dell’annullamento della sfida finale sulla “Challenger”. “E’ un peccato, perché indipendentemente dal risultato della gara odierna, era importante avere la possibilità di giocarsela – ha spiegato l’olimpionica al microfono di Simone Benzoni – E’ andata così, faccio i miei complimenti a Federica che ha totalizzato più punti delle altre.
La mia stagione? Partita bene col 2° posto di Beaver Creek, mentre lo “zero” di St. Anton è stato pesantissimo e ha influito molto, Cortina l’ho vinta mentre a Garmisch mi chiedo, se non mi fosse uscita la spalla negli ultimi 20 secondi, come sarebbe finita e magari avrei affrontato le altre gare, col pettorale rosso, in un mood diverso.
Con i se e con i ma, non si va da nessuna parte e dico che è stata una stagione solida nella disciplina, anche se c’è tanto da lavorare avendo preparato quest’anno sciando solo venti giorni a Copper Mountain. Ci sono dettagli che non ho potuto curare, ma abbiamo fatto tutto il possibile. Ci sono altre due gare, domani il super-g dove pure sono terza in classifica, una bella occasione”.
Discesa Femminile Sun Valley (USA)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Zermatt Matterhorn | / | 0-0 cm |
Stubai | 6/n/d | n/d-n/d cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Livigno | 0/7 | 0-0 cm |
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