Quest'estate aveva avuto un brutto incidente, non ci si aspettava molto da lui. Già a Soelden aveva condotto una buona prima manche nonostante le sue condizioni fisiche nonostante nella seconda parte di gara fosse uscito. Eppure oggi lo troviamo sul podio dietro ai due migliori interpreti del gigante. Davide Simoncelli, l'azzurro di Rovereto, giunge terzo nel gigante di Beaver Creek staccato di 1'10 da un Ted Ligety proveniente da un altro pianeta e di 78 centesimi da Marcel Hirscher.
Domenica 2 Dicembre 2012
Un podio che vale quanto una vittoria. Non dimentichiamoci infatti che a giugno Davide, durante un allenamento a Les Deaux Alpes, è caduto riportando un trauma addominale e una piccola perforazione all'intestino causata dal contatto con un palo. Dice bene la fidanzata Irene Curtoni che scrive con un post su facebook "Sometimes miracles happen. From the hospital straight to the podium. Fiercely proud of my love".
"Ho 20-25 giorni di sci nelle gambe - racconta Davide - ma mi sento abbastanza a posto fisicamente. Questo recupero mi fa capire che tipo di uomo sono e mi dà solidità. la nostra è una squadra forte e allenarsi con questa squadra permette di confrontarsi ad altissimo livello. Voglio ringraziare la mia famiglia e quella della mia fidanzata Irene per avermi sostenuto e supportato durante il recupero, tutto lo staff della Nazionale, e una dedica speciale voglio farla anche al mio vecchio allenatore, Matteo Guadagnini, che aspettava da molto tempo di vedermi tornare sul podio".
Quarto è Manfred Moelgg che conferma di essere in forma in gigante dopo il secondo posto di Soelden. Nono Max Blardone che recupera nove posizioni rispetto alla prima manche. Più indietro Florian Eisath, venticinquesimo. Non prendono punti Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti e Matteo Marsaglia.
Anche oggi quindi Beaver Creek porta fortuna ai nostri azzurri, regalando un altro podio all'Italia. Adesso si torna in Europa per lo slalom speciale e il gigante di Val d'Isere previsti per il prossimo weekend.
La stagione 2023/2024 è la stagione della consacrazione di Rossignol Forza e sulle piste da sci di tutte le Alpi la febbre del Carving è a livelli altissimi, coinvolgendo non solo gli atleti o i professionisti della neve, ma tutti gli sciatori! Ognuno con il suo livello, ognuno con la sua sciata ed ognuno con il suo angolo di piega!
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