Blizzard Firebird SRC WC Piston

SlalomESPERTO

Blizzard Firebird SRC WC Piston

2017 2018 Versione 2019 2020
sci blizzard Firebird SRC WC Piston

Cosa dice l'azienda

Blizzard Firebird SRC è il modello top di gamma della linea Firebird: uno spirito rock che sembra nato per la velocità. Lo sci perfetto per chiunque sia alla ricerca di un prodotto preciso ed estremamente stabile, adatto alle curve ad ampio raggio e ad alta velocità. SRC è costruito impiegando due tecnologie a base di carbonio (C-Spine e C-Armor), oltre al doppio strato in Titanal e alla costruzione Sandwich Compound Sidewall, per una sciata da sogno.

Capacita: ESPERTO (L5), ESPERTO

misure disponibili: 155,160,165,170

posizione di marcia: No

Raggio: 12,5m @ 165

Sidecut:121/68/105 @ 165

Bindings:Marker WC Piston Plate

Tecnologie:

Struttura
Sandwich Compound Sidewall; Legno, Titanio, Costruzione Racing, C-Spine, C-Armor

Tecnologie
Full Camber, Sidewall, Dura-Tec

Il risultato del test NeveItalia

  • Rispondenza profilo
    SI al 82 %
  • Stabilità
    77 %
  • Comfort
    79 %
  • Maneggevolezza
    77 %
  • Conduzione
    83 %
  • Impulso
    72 %
  • Curve strette
    81 %
  • Curve medie
    84 %
  • Curve ampie
    74 %
  • Presa di spigolo
    86 %
Video - le opinioni a caldo del NeveItalia Test Team

Un progetto tutto nuovo per la proposta Blizzard 2019 in campo slalom. Nuova costruzione derivata dalla Coppa del Mondo con due strati bidirezionali in fibra di carbonio lungo tutto lo sci, collocati tra gli strati centrali a contatto con l’anima in legno. Questa struttura importante e solida, a detta di quasi tutti i nostri testatori, rende lo sci del tutto simile ad uno sci da gara: “simile ad un vero sci da Slalom, stabile su curve ampie e buono nel corto raggio” scrive Stefano Belingheri sulla sua scheda, “Divertente: sembra un SL da gara” evidenzia Isabel Anghilante, “ottimo comportamento nell’arco corto” chiude Alex Favaro.
Fin dalle prime curve si capisce che ai piedi si ha un bolide molto performante, “molto stabile e preciso, sia sul molle che sul duro” racconta Riccardo Giacomel, con “un ottimo inizio curva che fa impostare bene tutta la traiettoria”, precisa Rolando Bertolina. Il punto di forza, oltre alla innata propensione racing, è la fluidità dell’azione: non esistono momenti morti nella curva e nemmeno punte di aggressività in entrata o in uscita curva. L’arco stretto è perfettamente chiuso in ogni esecuzione.
Il risvolto della medaglia è uno sci molto impegnativo (Riccardo Giacomel), non molto gestibile quando si allarga l’arco di curva (Stefano Belingheri e Alex Favaro) e tende a stare troppo in curva quando si aumenta la velocità.

Foto e opinioni di chi l'ha provato
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