Secondo il giudice della corte distrettuale Kjetil Gjøen, l'iniziale falsa testimonianza di Petter Northug non comporterà un aggravamento della pena. Nel frattempo giungono nuove notizie da parte degli sponsor del norvegese.
Mercoledì 7 Maggio 2014
Gjøen afferma che per la legge norvegese, un accusato può rifiutarsi di rispondere alle domande o di testimoniare, e che non può essere punito per questo. In caso avesse cercato di dar la colpa a qualcun altro sarebbe stata una questione diversa, dato che sarebbe potuto essere accusato di spergiuro. Pertanto non dovrebbe subire alcuna aggravante a causa della sua prima testimonianza.
Intanto quasi tutti gli sponsor di Northug hanno confermato che continueranno a sostenerlo nonostante quanto accaduto, all'appello mancano solamente Audi e Coop Norvegia che decideranno a breve. L'orientamento generale sembra quello di non abbandonare l'atleta, nonostante la decisa condanna dell'avvenimento, lontano dai valori delle due aziende.
Intanto il sindaco della città di Inderøy, in cui il nome dello stadio del fondo è dedicato a Petter Northug, afferma che è in corso la decisione di mantenere o modificare il nome dello stadio stesso, dato che visto l'accaduto, non può essere considerato come un modello da seguire. Questa sarebbe la seconda presa di posizione in questo senso, dopo quella della scuola sci di Aure.
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