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Per Sara Takanashi un quarto trionfo scontato? [Presentazione stagionale]

Per Sara Takanashi un quarto trionfo scontato? [Presentazione stagionale]
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Sci NordicoSalto femminile - Presentazione

Per Sara Takanashi un quarto trionfo scontato? [Presentazione stagionale]

La VI edizione della Coppa del Mondo femminile di salto con gli sci comincerà venerdì 2 dicembre da Lillehammer. La nuova stagione del massimo circuito rosa, che ha sempre preso il via dalla località norvegese, sembra avere una dominatrice annunciata.

Sara Takanashi, già vincitrice di 3 Sfere di cristallo, appare infatti troppo superiore alla concorrenza per poter essere impensierita da chicchessia, soprattutto perché non si vedono alternative all’orizzonte.

Per dare un’idea del predominio della ventenne nipponica, si pensi che nella scorsa stagione ha realizzato il miglior punteggio in 28 delle 33 serie di gara andate in scena, con tanto di fantascientifica sequenza di 19 segmenti vinti consecutivamente. Se si parla di risultati finali, il conteggio è di 14 vittorie, 2 secondi e 1 quarto posto su 17 competizioni!

Allargando l’orizzonte a tutta la storia della Coppa del Mondo femminile di salto con gli sci, a oggi si sono disputate 77 gare. La fenomenale asiatica ha preso parte a 73 di esse, vincendone 44 (60,3%) e chiudendone 64 sul podio (87,7%). 

Tradotto, Sara Takanashi è di un’altra categoria e solo un’inopinata crisi o un infortunio sembrano poterle impedire di conquistare per la quarta volta la classifica generale. Di avversarie in grado di sgambettarla non se ne intravedono, anche perché tutte le altre saltatrici di vertice sembrano essere accomunate dalla stessa caratteristica: di tanto in tanto possono esprimersi a un livello analogo a quello della ventenne di Kamikawa, ma solo quest’ultima può farlo per tutto l’inverno.

Se la candidata alla Coppa del Mondo è unica, sono invece tante le ragazze con l’ambizione di salire sul podio, o magari di ottenere qualche vittoria di tappa. Si parte dalle austriache Daniela Iraschko-Stolz, Jacqueline Seifriedsberg e Chiara Hölzl, si passa per le slovene Maja Vtic, Spela Rogelj ed Ema Klinec senza dimenticare la tedesca Carina Vogt, la norvegese Maren Lundby e la russa Irina Avvakumova, fermo restando che il Giappone ha altre saltatrici degne delle posizioni di vertice quali Yuki Ito e Yuka Seto. Qualche lampo potrebbe arrivare anche dalle nordamericane, soprattutto con Nita Englund e la rediviva Sarah Hendrickson.

Se proprio si vuole cercare un nome nuovo, allora bisogna puntare sulla francese Lucile Morat, autrice di un paio di exploit estivi, ma ancora tutta da pesare su neve.

Per quanto riguarda casa Italia, il movimento azzurro si presenta rigenerato al via della nuova stagione, la seconda sotto la gestione del tandem composto dall’austriaco Janko Zwitter, contemporaneamente tecnico personale di Takanashi, e dall’altoatesino Romed Moroder.

Elena Runggaldier ha riguadagnato il ruolo di leader del team e potrà garantire a getto continuo piazzamenti nelle prime 20 posizioni, cercando il saltuario accesso nella top-10 nelle giornate più favorevoli.

Appaiono pienamente recuperate le sorelle Manuela e Lara Malsiner, da cui ci si può attendere con una certa costanza l’ingresso in zona punti con la speranza di realizzare qualche capatina nella top-15. La squadra ritrova a pieno servizio anche Roberta D’Agostina, reduce da gravidanza. Per la venticinquenne friulana sarà fondamentale ritrovare le misure con il massimo circuito, dopodiché non sarà utopistico trovarla nelle migliori 30. Obiettivi più modesti per Veronica Gianmoena, nel suo caso sarà da considerare un successo riuscire a superare il taglio della qualificazione.

Continua, infine, a presentare i connotati del corpo estraneo Evelyn Insam. L’ex leader del movimento si è preparata in autonomia per il secondo anno consecutivo, seguita dall’ex allenatore della squadra femminile Julien Eybert-Guillon, ma i risultati estivi non hanno parlato in suo favore e addirittura non ha guadagnato la convocazione per l’opening stagionale.

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