Sulla neve di Ushuaia un semplice e dolce "Ciao Matteo": così gli azzurri e tantissimi colleghi salutano Franzoso

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Sulla neve di Ushuaia un semplice e dolce "Ciao Matteo": così gli azzurri e tantissimi colleghi salutano Franzoso

E' stato un martedì surreale anche per tutti i campioni che si stanno preparando nel comprensorio argentino, a migliaia di km da La Parva dove, sabato scorso, è avvenuto l'incidente di Matteo Franzoso. Quest'oggi, prima di allenarsi, gli atleti si sono radunati per ricordare il velocista ligure e stringersi attorno alla nostra nazionale, con il gruppo femminile di CdM presente praticamente in blocco.

“Ciao Matteo”.

Sulla neve di Ushuaia, semplice e dolcissimo, una scritta attorno alla quale nella mattinata argentina si sono radunati decine di atleti e tecnici delle varie nazionali presenti nella “Terra del Fuoco” dove si sta svolgendo il fulcro della pre season.

Tutti lì, a ricordare Matteo Franzoso prima di tornare in pista, a fare il proprio lavoro, a cercare di migliorare e alimentare quella passione meravigliosa per lo sci, che nelle scorse ore è stato tanto crudele portandoci via questo ragazzo che sta provocando, in seno alla nazionale italiana, un dolore immenso.

Così tanti colleghi hanno voluto stringersi agli azzurri: svizzeri, austriaci, tedeschi, i francesi con Noel, Pinturault e Muffat-Jeandet, con l’Italdonne praticamente in blocco nel comprensorio di Cerro Castor, naturalmente scossa allo stesso modo dei velocisti che, a migliaia di km di distanza a La Parva, hanno vissuto sino a sabato scorso il raduno assieme a Matteo. Da Bassino alle slalomiste, da Zenere, Melesi e Ghisalberti sino alle velociste arrivate da pochi giorni, con Pirovano, Curtoni, le sorelle Delago, affiancate dai quattro slalomgigantisti tornati in Argentina dallo scorso week-end, con De Aliprandini che si è aggiunto a Vinatzer, Sala e Della Vite, sino ai team di Coppa Europa.

Continuare ad allenarsi, nei prossimi giorni, sarà difficile per mente e cuore. Inutile negarlo, inutile soffocare questa immensa sofferenza specialmente per chi era tanto legato a Matteo.

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