Già da due segnali che erano arrivati durante la mattinata si era capito che Patrick Kueng avrebbe annunciato il ritiro dalle competizioni in una conferenza stampa a Kitzbuehel oggi pomeriggio.
I due segnali sono questi: il primo è che uno stretto confidente di Kueng ha dichiarato a blick.ch prima della conferenza stampa: "Non ha più il coraggio di andare al limite. Si è reso conto che con questa incertezza su percorsi come Kitzbuehel, sarebbe solo più pericoloso ". Pertanto, la conseguenza non può che essere una fine immediata della carriera agonistica. Il secondo segnale è un comunicato di Swiss-Ski: “Quasi quattro anni fa era in cima al podio a Beaver Creek e ha conquistato il titolo mondiale in discesa. Stiamo parlando del trentacinquenne di Glarner Patrick Kueng. Dopo di ciò, ha perso una stagione a causa di un infortunio al tendine rotuleo. Il ritorno non ha avuto il successo. Inoltre, si è verificato un incidente durante una prova di discesa sul Lauberhorn. Ora Patrick Küng oggi vorrebbe invitarvi a una conferenza stampa".
"Sono convinto che questo sia il passo giusto e, qui a Kitzbuehel, anche il posto giusto - ha detto Kueng -. Nella primavera dello scorso anno ho deciso di darmi un'altra possibilità e provare a tornare tra i migliori sciatori del mondo, Ma sui percorsi di gara è diventato chiaro che non sono abbastanza competitivo. Anche la caduta della scorsa settimana a Wengen mi ha aperto gli occhi".
Nato l’11 gennaio 1984, originario del Canton Glarona, Kueng ha partecipato a 125 gare di Coppa del Mondo debuttando proprio a Wengen classificandosi diciannovesimo nella combinata. Si è classificato tra i primi dieci in 30 gare, tra le quali cinque podi, quattro in discesa e uno in superG: due secondi e un terzo posto e due vittorie a Beaver Creek e a Wengen (su pista dimezzata) entrambe nella stagione 2013-2014, la sua migliore (fu decimo nella classifica generale, quinto in quella di discesa e terzo in quella di superG). Ha partecipato a tre edizioni dei Mondiali conquistando a Vail/Beaver Creek il suo alloro più importante, l’oro in discesa, arrivando poi a soli 2 centesimi dal bronzo piazzandosi quarto due anni più tardi a St. Moritz. Alle Olimpiadi di Sochi 2014 è stato quindicesimo in discesa e dodicesimo in superG.
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