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Sala ha ritrovato solidità, ora serve il guizzo per il grande risultato. Vinatzer è fuori dai 15

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Sala ha ritrovato solidità, ora serve il guizzo per il grande risultato. Vinatzer è fuori dai 15

Lo slalom di Adelboden ci ha detto che il brianzolo è completamente recuperato dopo l'infortunio, anche se il 7° posto odierno lascia qualche rimpianto. L'uscita del gardenese (la prima stagionale considerati anche gli ottimi piazzamenti in gigante) costa il secondo sotto gruppo di partenza per Wengen, bene la continuità di Kastlunger.

Il terzo slalom maschile di questa stagione di Coppa del Mondo, il primo della classica sequenza di gennaio, è stato in parte positivo in casa Italia, almeno per un paio di motivi, ma è chiaro che sembra sempre mancare qualcosa alla squadra di coach Simone Del Dio per arrivare a quel grande risultato che manca da tanto tempo al team intero e all'uomo più atteso, Alex Vinatzer.

D'altronde, se il bronzo mondiale in carica (ecco, appunto, l'unico lampo nelle ultime due stagioni) non sale su un podio di CdM da oltre tre anni, un motivo ci sarà e la continuità che Alex ha trovato in gigante sembra totalmente smarrita nella sua disciplina preferita e quella dove, ovviamente, ha le maggiori chances di arrivare al vertice. Abbastanza banale l'errore nella 1^ manche odierna di Adelboden, per il primo “zero” stagionale dopo il 26° e il 22° di Gurgl e Campiglio che costa, elemento importante pensando già a Wengen domenica prossima, la top 15 nella WCSL.

Il 24enne gardenese ora è 18°, di fatto 16° con le assenze di Schwarz e Braathen, quindi a meno di forfait improvvisi partirà dopo il secondo sotto gruppo nella quarta sfida stagionale di specialità in cui l'Italia proverà a ritrovare l'acciaccato Giuliano Razzoli, proprio l'ultimo azzurro capace di salire su un podio del massimo circuito, ormai due anni fa.

Tommaso Sala ha sognato di ripeterlo, per la sua prima top-3 ai piani alti, ma il brianzolo non è riuscito nella manche decisiva, dopo il gran 3° crono della prima, a trovare lo stesso feeling e di conseguenza l'atteggiamento per attaccare al massimo; il 7° posto, comunque, è tutt'altro che da buttare dopo le mancate qualificazioni nelle prime gare in seguito a quel crac di Ushuaia, a fine agosto, che era costato tante settimane di preparazione a Tommy.

Bene Kastlunger, indubbiamente il 16° posto del badiota è da cogliere positivamente, molto meno Gross che, a 9 anni dalla sua vittoria sulla Chuenisbargli, non ha mai dato la sensazione di sentirsi davvero in fiducia. Il 27° posto, ultimo degli atleti classificati ad oltre 3 secondi dal vincitore Feller, dice davvero poco.

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