Questo sito contribuisce alla audience de

La rinuncia di Giordano Ronci: "Niente Coppa Europa in Svezia, la FISI non mi paga neppure la trasferta..."

La rinuncia di Giordano Ronci: 'Niente Coppa Europa in Svezia, la FISI non mi paga neppure la trasferta...'
Info foto

giordanoronci.it

Sci Alpinostorie azzurre

La rinuncia di Giordano Ronci: "Niente Coppa Europa in Svezia, la FISI non mi paga neppure la trasferta..."

Il 27enne slalomista romano, atleta di "interesse nazionale", ma in primo gruppo nella specialità, denuncia un trattamento di serie B.

Una rinuncia dolorosa, per uno dei migliori slalomisti della squadra di Coppa Europa, colui che prima dei vari problemi alla schiena era arrivato sino alla Coppa del Mondo dopo i grandi duelli da giovanissimo con un certo Henrik Kristoffersen.

Giordano Ronci non ci sta e denuncia una situazione sgradevole, quella che gli è capitata a pochi giorni dal week-end d'apertura del circuito continentale, con gli slalom previsti venerdì 29 e sabato 30 novembre a Funesdalen. In Svezia, il 27enne romano non ci andrà, in quanto la Federazione gli ha comunicato che, i costi di trasferta, se li sarebbe dovuti pagare lui.

Eppure, parliamo di un atleta di “interesse nazionale”, ma soprattutto del terzo azzurro in termini di startlist in Coppa Europa, pienamente nel primo gruppo di merito (4° a Gstaad la scorsa stagione, a pochi mesi dal rientro dopo un anno di stop). Ronci che sarebbe anche campione italiano di slalom in carica, non fosse stato per un errore commesso ad una manciata di porte dalla conclusione della 2^ manche, agli Assoluti di Cortina lo scorso marzo, quando volava con un secondo e mezzo di margine sulla concorrenza...

Comunico la mia sofferta rinuncia alla trasferta svedese per le prime gare di Coppa Europa – ha fatto sapere Ronci – Nonostante sia atleta di interesse nazionale e primo gruppo di merito, alla vigilia della partenza ho appreso che avrei dovuto personalmente sostenere ogni spesa, senza diritto al rimborso.

Una questione non solo economica, ma anche di prestigio personale: la Federazione ha in carico tutti i miei colleghi solo perchè in squadra B, anche se alcuni fuori dal primo gruppo. Pensavo che l'annuncio della mia rinuncia avrebbe sollevato in FISI una discussione sulla questione morale della disparità di trattamento e sul mancato aiuto ai meritevoli con modeste possibilità economiche.

Invece nulla, nonostante la mia comunicazione, nessuna risposta. Perderò a tavolino il mio primo gruppo di Coppa Europa, non prenderò punteggio nelle prime gare e avrò difficoltà a migliorare il mio ranking.

Voglio però rassicurare tutti coloro che mi seguono: le difficoltà mi hanno sempre stimolato e così sarà anche questa volta”.

Una situazione che dovrebbe far riflettere, eccome...

© RIPRODUZIONE RISERVATA
196
Consensi sui social