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Kristoffersen, che gioia ritrovarsi in gigante: "La svolta negli ultimi due giorni". Odermatt è in fuga

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Kristoffersen, che gioia ritrovarsi in gigante: "La svolta negli ultimi due giorni". Odermatt è in fuga

Parola ai protagonisti del podio nel primo gigante sulla Gran Risa, ma anche a quel Patrick Feurstein straordinario 4° e allievo della "famiglia" Hirscher...

Un autentico show, in pista e fuori, per un ragazzo che ha ritrovato la gioia di sciare proprio nel corso di una seconda manche (ma anche nella prima era stato velocissimo sino al muro) straordinaria, valsa a Henrik Kristoffersen il trionfo numero 2 sulla pista regina del gigante, la Gran Risa che domò nel 2019.

Il primo appuntamento badiota è del 27enne norvegese, capace di battere Marco Odermatt per 3 decimi, anche se il nidvaldese sorride eccome nel post gara, visto che sono 80 punti pesantissimi per aumentare il margine su tutti i rivali nella generale e nella coppa di specialità. “La seconda manche non è stata facile, Henrik è stato velocissimo e gli faccio i complimenti, per me è il primo podio qui e posso essere contento”.

Ed eccolo HK94, ai microfoni di casa FIS. “L'anno scorso è stata durissima in gigante, sin dall'estate abbiamo lavorato tanto sul set-up e migliorato molto, sia prima che dopo Soelden, ma la chiave l'ho trovata un paio di giorni fa ed è stato bellissimo sciare nella 2^ manche. Una sensazione incredibile, grazie mille a tutti”, ha esclamato infine in italiano il fuoriclasse norge.

In estate ho sistemato alcune carenze a livello tecnico, mi sento più sicuro – ha spiegato invece all'ORF Manuel Feller, di nuovo 3° come a Val d'Isère – Oggi ho solo cercato di mollarli nei tratti più ripidi, ho commesso alcuni errori ma è arrivato comunque il podio”.

E in quarta posizione, a soli 58 centesimi dalla vittoria dopo aver girato a fine prima manche in 27esima posizione (a 1”81 da Faivre), un fenomenale Patrick Feurstein si è regalato la miglior gara della carriera, dopo essere già stato diciottesimo a Val d'Isère, e potrebbe essere solo la prima di una serie perchè il talento di questo ragazzo del Vorarlberg non è in discussione. Tanto che Mike Pircher, storico tecnico di Marcel Hirscher, l'aveva già lanciato alla grande in Coppa Europa due anni fa, per poi portarlo nel gruppo CdM una volta diventato responsabile dei gigantisti del Wunderteam, con la stretta collaborazione di Ferdinand Hirscher a supporto.

E il bello è che il buon Patrick, classe 1996, ha saltato mesi di preparazione a causa di un mal di testa cronico legato a problemi ai nervi. “Non avevo alcun obiettivo dopo aver perso così tanto allenamento, volevo solo gareggiare di nuovo e ora eccomi qui. E' così bello, non ci posso credere”, ha esclamato nel parterre della Gran Risa. E lunedì ci riproverà...

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