Dominik Paris, il dolore di un uomo solo coi suoi pensieri: nelle prossime ore la decisione sull'intervento

Dominik Paris, il dolore di un uomo solo coi suoi pensieri: nelle prossime ore la decisione sull'intervento
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Dominik Paris, il dolore di un uomo solo coi suoi pensieri: nelle prossime ore la decisione sull'intervento

Dopo l'infortunio di questa mattina, il Re della velocità azzurra è rientrato a casa. Sabato sulla Streif, proprio come a Bormio, sarebbe potuto tornare in vetta alla generale di Coppa del Mondo. Ora è tutto svanito.

Per qualche ora, almeno per questa notte, sarà un uomo solo coi suoi pensieri, tra sogni infranti e un dolore fisico ma soprattutto morale, per aver visto svanire in un amen una stagione che sarebbe potuta diventare strepitosa.

Dominik Paris è rientrato a casa e ha deciso di staccare col mondo intero: niente social (non che ne sia mai stato un grande amante), niente ulteriori dichiarazioni rispetto a quelle, amarissime, rilasciate tramite ufficio stampa federale dopo l'infortunio di quest'oggi a Kirchberg. L'unica decisione da prendere, nelle prossime ore, sarà quella relativa a tempi e modalità dell'intervento chirurgico al ginocchio destro, e solo a quel punto capiremo quanto tempo servirà a “Domme” per tornare in pista, si spera già per il periodo estivo/autunnale. Sarà dura, durissima, considerato che è coinvolto pure il perone oltre al "classico" crociato anteriore, anche se un super fisico e una tempra come quella del colosso della Val d'Ultimo lo aiuteranno.

In qualche modo, anche se all'inizio potranno sembrare poca cosa, i messaggi di incoraggiamento arrivati da campioni e avversari come Pinturault, Mayer, la stessa Sofia Goggia, serviranno a lenire un po' il dolore di uno stop arrivato sul più bello.

Sì, perchè proprio sabato in occasione della discesa sulla Streif, c'era la possibilità molto concreta di tornare in vetta alla classifica generale di Coppa del Mondo, meno di un mese dopo quella prima volta a Bormio. A 137 punti di distacco dal leader Kristoffersen, con Kilde appena davanti, sarebbe bastata una vittoria tra super-g e discesa e un altro buon risultato per guardare tutti dall'alto in basso. E chi se ne frega se il calendario sarebbe poi stato sfavorevole, con i norvegesi e Pinturault ancora favoriti nella corsa alla sfera di cristallo; avremmo sognato con quell'omone di quasi 100 kg, almeno per qualche altra settimana, per qualche altra gara.

Ora è tutto svanito e fa tanto male, a Domme e a tutti gli appassionati che ormai l'avevano eletto a nuovo idolo dello sci azzurro. Tornerà, eccome se tornerà, ma ora è il momento della malinconia e, solo fra qualche ora o giorno, farà un po' meno male.

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