Vlhova dopo la prima di Kranjska Gora: "Condizioni difficili, va bene così". Azzurre, bisogna recuperare i... pezzi

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Vlhova dopo la prima di Kranjska Gora: "Condizioni difficili, va bene così". Azzurre, bisogna recuperare i... pezzi

Lo slalom sulla Podkoren vede la leader di specialità seconda, a soli 8 centesimi da Holdener, ma critica con la situazione della pista. Altra giornata da dimenticare per la squadra di Salvadori, ridotta ai minimi termini con Rossetti, Mathiou e Gulli. Le parole delle azzurre.

Un'altra prima manche da mettere via e archiviare, pensando già al prossimo slalom di martedì a Schladming.

Anche Kranjska Gora è amara per lo slalom femminile italiano, seppur con sole tre atlete al via e mille assenze, con l'ultima defezione di Lara Della Mea che pesa ulteriormente sul bilancio di una situazione difficilissima. Nessuna qualificata (per la prima volta in stagione) alla 2^ manche, al via alle ore 12.30 sulla Podkoren, con Gulli, Mathiou e Rossetti decisamente lontane dalla top 30.

La gardesana, che si è praticamente fermata sul muro finale arrivando ad oltre 8 secondi, ha parlato ai microfoni di Rai Sport: “La pista a mio avviso era bellissima, ha retto bene ma a me mancano troppe cose in questo momento – l'ammissione di Marta – Ho fatto buonissimi allenamenti, senza portarli in gara dove manca fiducia. Vediamo di recuperare, anche se così è difficile”.

Anita Gulli, sempre ai microfoni di Simone Benzoni, aggiunge: “La pista ha tenuto meglio di quanto mi aspettassi, ho lottato con tutta me stessa, manca però un passetto da fare. Schladming? Bisogna mettercela tutta, poi ci sarà un po' di riposo”.

Petra Vlhova, seconda a 8 centesimi da Holdener e davanti di 17 a Shiffrin, aveva già polemizzato dopo la ricognizione, parlando ai microfoni FIS, sulle condizioni della Podkoren. A Rai Sport ha aggiunto, dopo la sua prova: “Sono contenta del 2° posto considerando tutto, perchè su questa pista era davvero una lotta. Le condizioni sono tutt'altro che ideali, vedremo nella seconda”.

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