La campionessa slovacca ha interrotto gli allenamenti in Val Gardena per un'infiammazione importante: salterà il super-g in Engadina, qualche dubbio per Courchevel.
Domenica 8 Dicembre 2019
La stagione di Petra Vlhova era cominciata in salita sin dalla scorsa primavera, tra virus, un'operazione ai seni paranasali e tante giornate di sci perse.
Ora, però, proprio dopo aver ottenuto a Killington il primo podio stagionale con il secondo posto nello slalom del Vermont, seppur ben distante da Mikaela Shiffrin e ancora lontana dalla miglior condizione, la campionessa slovacca si deve di nuovo fermare. Il problema è sempre quello alla tibia della gamba destra, infiammata e da curare dopo tre colpi subiti tra il riscaldamento del gigante inaugurale di Soelden, lo scorso 26 ottobre, l'inforcata in allenamento a Levi e la caduta nella 2^ manche della stessa gara finlandese, che comandava dopo la prima run.
Si tratta di periostite tibiale, motivo che ha portato Livio Magoni e lo staff dell'iridata di gigante ad interrompere gli allenamenti in Val Gardena, dove da mercoledì a sabato scorso Petra aveva lavorato in ottica Sankt Moritz; sulla Corviglia, infatti, Vlhova avrebbe dovuto gareggiare sia in super-g (sabato 14) che in slalom parallelo, domenica prossima.
Disputerà solo la seconda gara, per poi proiettarsi due giorni più tardi verso il gigante di Courchevel; viene fatto trapelare qualche dubbio sulla sua presenza sia in Savoia che per le gare di Val d'Isere (discesa e combinata il 21-22 dicembre) e Lienz (gigante e slalom il 28-29), ma tutto dipenderà dalle risposte del fisico, specialmente dopo il parallelo in Engadina.
Di certo, una bella tegola nella rincorsa al podio della classifica generale di Coppa del Mondo e per lottare in ottica sfere di cristallo di specialità.
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