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Moelgg: "Mi godo il podio" Rebensburg: "Bello essere al top" Bassino e Goggia: "Il vento ci ha fatto prendere troppa velocità"

Moelgg: 'Mi godo il podio' Rebensburg: 'Bello essere al top' Bassino e Goggia: 'Il vento ci ha fatto prendere troppa velocità'
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Moelgg: "Mi godo il podio" Rebensburg: "Bello essere al top" Bassino e Goggia: "Il vento ci ha fatto prendere troppa velocità"

Le dichiarazioni post-gara della terza classificata e della vincitrice del gigante di apertura della Coppa del Mondo femminile a Sölden, più le voci di altre protagoniste della squadra azzurra.

Viktoria Rebensburg (da skiracing.com): “Essere al top è sempre qualcosa di speciale, e poi già alla prima gara della stagione è un inizio brillante. Non vorrei far contare troppo questa vittoria perché mancano quattro settimane alla prossima gara e molte ragazze qui non hanno corso. Ci sono molte altre ragazze veloci, quindi ho bisogno di continuare a spingere e allenarmi nelle prossime settimane e poi in realtà la stagione per me inizierà tra quattro settimane. Sento sempre che c’è sempre una differenza enorme tra allenamento e gara. Voglio dire che le condizioni sono diverse, molti sciatori sono su questa pista e sicuramente non è male sciare così. In questo mese l’ho fatto solo un giorno. Ho avuto la possibilità di farlo più spesso, ma mi sono detta: 'Okay. Basta una sola volta’. Come avete detto, questa è la mia nona volta qui, credo, oggi, per cui su questa pista ho fatto tante manche“.

Manuela Moelgg (da fisi.org): "Sono molto contenta della mia gara. Dopo la prima manche ero prima e speravo di vincere ma non ce l'ho fatta purtroppo. Siamo all'inizio e abbiamo tutto il tempo per fare quello che non abbiamo fatto oggi. Ho lavorato tutta l'estate, credo in me e sono in forma, per questo sono sul podio oggi a dar del filo da torcere alle avversarie più giovani. E' l'anno delle Olimpiadi e fare un così buon risultato mi dà tranquillità, ora punto a fare bene nello slalom. Per me è bello essere di nuovo sul podio con delle atlete fantastiche, non sono arrabbiata e anzi, me lo godo".

Irene Curtoni (da fisi.org): "Ho fatto un grosso errore nel piano e ho perso un secondo. Continuerò a fare gigante ancora qualche gara. E' una banalità ma si può sempre andare più forte anche se in realtà i parziali della prima manche erano buoni. Da tanto non trovavo una sciata così in gigante per questo sono fiduciosa. Ho lavorato tanto e a differenza della stagione scorsa ho trovato feeling con il materiale".

Laura Pirovano (da fisi.org): "Oggi la prima volta che sono entrata nelle top 30 ed è stato bellissimo: una grande emozione davanti ai miei amici e parenti che sono venuti a vedermi. E' stata una giornata splendida, Soelden ha sempre atmosfera fantastica. Nella seconda manche la pista era più bella ma non ho pensato a sciare, ma solo ad arrivare in fondo più velocemente possibile. Me ne vado da Sölden con le sensazioni che volevo e con le tantissime cose che ho imparato".

Elena Curtoni (da fisi.org): "Sono lontana dal mio stato di forma ottimale, ma è un grande passo avanti e mi sono divertita. Ho ancora un po' di tempo per allenarmi e sono molto fiduciosa".

Marta Bassino: “Appena prima di arrivare nel punto dove ho sbagliato una raffica di vento mi ha fatto prendere una velocità bestiale, lì c’era un angolo e non sono assolutamente riuscita a rimanere nel tracciato. Ora chiudo tutto, volto pagina e voglio dimenticarmi di questa gara e pensare alle prossime”.

Sofia Goggia (da fisi.org): "Oggi non mi sono piaciuta dal punto di vista tecnico, nemmeno nella parte alta.Comunque dai parziali cronometrici non andavo poi così male. Sotto ho preso una folata di vento che mi ha sbalzato fuori dalla traettoria ideale e non sono riuscita più a rimanere in pista. E' andata in questo modo, ci può stare, fa parte delle gare. Adesso devo pensare solamente a continuare ad allenarmi e a ricominciare ad andar forte sin dalla prossima gara negli Stati Uniti. Oggi avevo tanta voglia di far bene perché la prima gara stagionale è sempre particolare, ma non ho sentito l'emozione e la responsabilità di dover far bene a tutti i costi".

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