La commissione d'inchiesta del Ministero dello sport dell'Udmurtia, istituita per investigare sulla morte in pista della biathleta Alina Yakimkina, ha pubblicato il resoconto ufficiale delle indagini da cui non emergono negligenze o utilizzo di sostanze proibite.
Sabato 28 Marzo 2015
Alina Yakimkina, nata a Ufa il 12 novembre 1993, è morta lo scorso 21 febbraio a Tjumen durante una gara di Coppa di Russia.
Raccogliendo tutte le informazioni, la commissione d'inchiesta ha concluso che la morte è avvenuta per cause naturali. L'autopsia infatti non ha riscontrato patologie nell'organismo della biathelta e gli esami hanno rivelato che non aveva assunto sostanze proibite.
Al tempo stesso sono state verificate le tabelle di allenamento di Yakimkina e anche in questo caso non sono state riscontrate anomalie, così come è stato appurato che l'atleta è stata sottoposta a tutti gli esami medici del caso durante la sua attività agonistica. Infine anche i soccorsi si sono mossi adeguatamente, ma è risultato impossibile salvarle la vita.
La morte è sopraggiunta a causa di una insufficienza coronarica acuta, rivelatasi asintomatica.
Riguardo la carriera di Yakimkina, è emerso che avrebbe dovuto partecipare ai Mondiali junior del 2014. Tuttavia dovette rinunciare all'evento a causa di un malanno di stagione.
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