Con la conclusione del periodo di apertura estivo, domenica 15 settembre, si è conclusa anche la mostra diffusa "Ropelines" che ha contribuito ad animare la stagione estiva degli impianti valsesiani di Alagna, Alpe di Mera e Sacro Monte di Varallo, raccontandone le vicende storiche senza dimenticare di proiettare uno sguardo anche sugli investimenti futuri.
Un passato avvincente ricco di tradizione e un futuro ambizioso in cui le stazioni sciistiche valsesiane di Alagna e Alpe di Mera vogliono continuare a essere protagoniste. Questa sinteticamente è la sensazione lasciata dalla mostra Ropelines, una bella iniziativa organizzata dalla società di gestione Monterosa 2000, che oltre ad ampliare la platea dei potenziali fruitori degli impianti durante la stagione estiva, ha raccontato l'avvincente e ardita storia dello sviluppo funiviario delle due maggiori stazioni sciistiche valsesiane.
Ad Alagna la prima tappa del percorso di sviluppo turistico è rappresentata dall'apertura, nel 1951, dell'ovovia per il Belvedere d'Otro, che unitamente alla realizzazione di una seggiovia monoposto, due skilift e una manovia, trasformò la piccola frazione di Otro, dalle caratteristiche architetture Walser, nella prima area sciistica di Alagna. Il comprensorio rimase in funzione sino al 1 agosto 1971, quando un tragico incidente funiviario ne segnò la fine. Un epilogo dettato anche dal fatto che il fulcro del comprensorio sciistico di Alagna si era ormai spostato più a monte. Dal 1957 è infatti il sogno dell'imprenditore e ingegnere milanese Giorgio Rolandi ad animare lo sviluppo turistico alagnese: nel 1958 viene aperta la prima tratta di funivie fino alla Bocchetta delle Pisse, a cui seguono, tra il 1964 e il 1965, l'apertura della cestovia della Balma e, soprattutto, del troncone di funivia che raggiunge i 3260 metri di Punta Indren, tra i ghiacciai del Monte Rosa. Tra gli anni Settanta e Ottanta il comprensorio viene completato con la realizzazione di tre skilift tra i Ghiacciai di Indren e di Bors che, con la pratica dello sci estivo, inseriscono Alagna nel ristretto novero di stazioni sciistiche aperte tutto l'anno.
Negli anni Ottanta la bassa portata oraria degli impianti e l'assenza di un biglietto comune che consentisse di spostarsi verso le piste della vicina Valle di Gressoney, in Valle d'Aosta, determinano un periodo di difficoltà per la stazione sciistica. Grazie alla tenacia della popolazione locale e al fondamentale sostegno di Regione Piemonte, Alagna resiste e pone le basi per la propria rinascita. Tra la fine degli anni Novanta e l'inzio degli anni Duemila la località cambia radicalmente volto, con la completa sostituzione degli impianti su nuove linee che garantiscono il collegamento con la Valle d'Aosta e lo sviluppo del grande carosello Monterosa Ski a cui si affianca una crescente popolarità tra gli amanti dello sci fuoripista di tutto il mondo, che raggiungono il Monte Rosa alla ricerca del "freeride paradise".
Anche la vicina Alpe di Mera, caratterizzata dai suoi morbidi pendii affacciati sul Monte Rosa, vanta una grande tradizione funiviaria. Il 7 agosto 1949, su iniziativa della società Seggiovie Alpe di Mera, viene aperta la prima seggiovia monoposto proveniente da Scopello. Sui pendii dell'Alpe, già da tempo frequentati dagli sciatori e dotati di rudimentali manovie, viene inaugurato il primo skilift Camparient. La località gode di un crescente apprezzamento e negli anni successivi si assiste alla realizzazione delle nuove sciovie Colma, Baby, Camparient 2, Pian Rastò e al raddoppio della linea di risalita da Scopello, con l'inaugurazione della nuova seggiocabinovia VonRoll avvenuta nel 1953. Negli anni Sessanta si aggiungono gli skilift Campo e Bimella e gli altri impianti vengono progressivamente rinnovati. Nel 1976 la storica seggiovia monoposto viene sostituita dalla biposto attualmente in attività. Nel 1983 anche la seggiocabinovia VonRoll viene smantellata e si apre la strada carrozzabile che porta direttamente alla partenza delle sciovie.
Negli anni Novanta l'Alpe di Mera affronta una serie di stagioni difficili contraddistinte da scarse nevicate. In grandi difficoltà economiche e a un passo dalla definitiva chiusura, il rilancio della località avviene grazie ai finanziamenti correlati alle Olimpiadi di Torino 2006, con la realizzazione delle nuove seggiovie Camparient, Capricorno, Bimella e dell'impianto di innevamento programmato.
Negli ultimi anni entrambe le stazioni, gestite da Monterosa 2000, hanno intrapreso importanti investimenti che ne consentono il mantenimento della competitività
Particolarmente significativi gli interventi sugli impianti di innevamento programmato. Ad Alagna è stata prestata particolare attenzione all'efficientamento energetico con la realizzazione, nel 2018, di una centrale idroelettrica che sfruttando le condotte dell'impianto di innevamento, consente di coprire circa il 35% del fabbisogno energetico dell'area.
All'Alpe di Mera sono state apportate significative migliorie all'impianto di innevamento, con l'ampliamento della superficie innevabile, l'installazione di nuovi efficienti genereatori e la realizzazione di un sistema di prelievo delle acque dal fiume Sesia.
Ropelines non si ferma al passato e al presente, ma si proietta anche al futuro, fornendo una panoramica dei progetti su cui Monterosa 2000 è al lavoro per continuare il processo di ammodernamento delle aree sciistiche:
- Seggiovia "Zar Oltu-Pianalunga-Bocchetta delle Pisse": in fase di progettazione la realizzazione di questa seggiovia ad agganciamento automatico che sostituirà l'attuale seggiovia biposto con un tracciato modificato, che nella prima parte sarà parallelo alla cabinovia Alagna-Pianalunga e che poi piegherà verso la Bocchetta con un'apposita stazione intermedia di deviazione;
- Cabinovia "Scopello-Mera": già concluso l'iter autorizzativo per realizzare la nuova cabinovia a 10 posti con stazione intermedia che sostituirà le attuali seggiovie Scopello-Mera e Capricorno, cambiando radicalmente l'accesso all'Alpe di Mera, che avverrà in soli 6 minuti da Scopello;
- Cervino Monterosa Paradise: Monterosa 2000 partecipa attivamente al progetto di collegamento funiviario tra Monterosa Ski e Cervino Ski Paradise. Il progetto prevede di collegare Frachey di Champoluc con il Colle Superiore delle Cime Bianche con due impianti, una telecabina nella parte bassa e in seguito una funivia 3S fino al Colle.
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Un particolare ringraziamento al personale della società Monterosa 2000 e in particolare a Federica Zaupa e Gaia Croci per il supporto e la cortese collaborazione.
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