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La stella di Arianna Fontana brilla come non mai: "Sogno Milano-Cortina, ma ragiono anno dopo anno"

Short Trackl'intervista

La stella di Arianna Fontana brilla come non mai: "Sogno Milano-Cortina, ma ragiono anno dopo anno"

La fuoriclasse azzurra dello short track è stata protagonista della puntata del "Puppo&Ambesi Live by Night". Potete rivederla su NEVEITALIA.

La sua stella continua a brillare, superati i 30 anni e con ancora tanta voglia di scrivere la storia delle discipline invernali in Italia e nel mondo.

Arianna Fontana si è raccontata a 360° nella trasmissione condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi (la potete rivedere integralmente in video, con una sorpresa finale sui prossimi ospiti...), tra sogni ancora da realizzare e numeri da capogiro, come quelli che la vedono a due sole lunghezze dal record di medaglie olimpiche conquistate da atleti italiani e detenuto da Stefania Belmondo a quota 10. Dopo quei Giochi indimenticabili di PyeongChang con l'oro sui 500 metri, la fuoriclasse valtellinese è a 8 e promette di arrivare almeno sino a Pechino 2022.

Milano-Cortina 2026? Ogni tanto ci penso e vi dico che non è impossibile come scenario, sarebbe la chiusura perfetta vent'anni dopo Torino (quando diventò la più giovane medagliata azzurra di sempre, ndr), ma è veramente dura non ragionare anno dopo anno”, ha spiegato Arianna, che nei prossimi giorni potrà finalmente raggiungere il marito e allenatore Anthony Lobello negli Stati Uniti, dove l'ex pattinatore era rientrato prima del lockdown per problemi familiari.

La stagione 2019/2020 di una delle più grandi campionesse nella storia dello short track era cominciata benissimo, con il rientro in pista dopo i Giochi 2018 subito condito dai podi in Coppa del Mondo; il grande obiettivo dei Mondiali di marzo a Seul è però svanito causa Coronavirus. “Purtroppo è andata così, ma non si poteva fare molto. Pensi sempre a come sarebbe andata, io stavo davvero molto bene...”. La straordinaria longevità di Arianna, in uno sport con un continuo ricambio generazionale, potrebbe portarla ad abbattere tanti record nel prossimo biennio, come quello dei podi azzurri in CdM comandato da Fabio Carta, che ne ha solo uno in più rispetto alla classe '90 di Berbenno.

A me piace andare veloce e vincere, finchè reggo voglio continuare – la semplice considerazione di Fontana – Negli ultimi anni ho provato a diventare un'atleta migliore sotto ogni punto di vista, migliorando lo stile di vita e vedendo il mio corpo cambiare. Con Anthony, poi, cerchiamo sempre qualcosa di nuovo perchè il nostro sport si evolve continuamente”. E l'eventuale passaggio alla pista lunga? “Una sfida che avremmo voluto affrontare, ma solo al 100% delle condizioni. Non c'è il supporto necessario e la difficoltà di non avere una pista di short track e una per la pista lunga nelle vicinanze mi fa dire che rimarrò sulla mia disciplina, anche se mi sarebbe piaciuto molto provarci”.

Negli scorsi anni si era anche parlato della possibilità che Arianna Fontana potesse cominciare a gareggiare per gli Stati Uniti, ma... “dopo il matrimonio è stato possibile velocizzare il processo per avere la green card(l'autorizzazione rilasciata dagli States per risiedere sul suolo USA per un tempo illimitato), ma io non ho mai pensato realmente a correre per un'altra nazione. Sono nata e cresciuta in Italia, il mio cuore batte per il nostro inno e... in realtà l'unica proposta la ricevette dai russi prima di Vancouver 2010, magari pensando a Sochi 2014”.

Il futuro è ricco di incognite in termini di gare e calendario, ma Fontana non vede l'ora di sfidare tutte le grandi rivali che si ritrova soprattutto nei “suoi” 500 metri, da Kim Boutin alla stessa Martina Valcepina. “Nessuna è imbattibile, inoltre nel corso degli anni ho allargato i miei orizzonti alle altre distanze per avere maggiori possibilità. E' un'altra storia essere competitiva in più ambiti, ora sarà interessante vedere dove potrò arrivare in ottica Pechino 2022. Io non vedo l'ora di rimettermi in gioco...”. Per l'ennesima volta.

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