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Arianna Fontana raddoppia in Coppa: l’azzurra si prende l’argento nei 500

Arianna Fontana raddoppia in Coppa: l’azzurra si prende l’argento nei 500
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Francesco A. Armillotta

Short Track - CdM a Salt Lake City

Arianna Fontana raddoppia in Coppa: l’azzurra si prende l’argento nei 500

Comincia con un grandioso due su due. Ed è decisamente il modo migliore per iniziare la stagione post-olimpica per Arianna Fontana. Il fenomeno azzurro del pattinaggio in pista corta si concede il bis di podi a Salt Lake City. E conclude la trasferta statunitense di Coppa del Mondo con una nuova medaglia: uno splendido argento nei 500 metri che si aggiunge al bronzo dei 1500. E se questa dovrebbe essere una stagione abbastanza “soft” e interlocutoria per la stella azzurra dello short track, chissà cosa potrà riservarci nel prosieguo. E pensare che la 24enne valtellinese era giunta in una Finale A quasi proibitiva, con la cinese Fan Kexin fresca di record mondiale ottenuto in semifinale e due atlete dimostratesi in grande forma come Marianne St-Gelais – già oro ieri, nei 1000 - e la coreana Jeon Ji-Soo

Ma la finale dell’azzurra è un piccolo capolavoro. Pur non trovando uno spunto velocissimo allo start. Alla prima curva è infatti quarta. Ma dopo il successivo rettilineo supera in una sola azione la canadese e la Jeon. Si piazza così in seconda posizione dietro la scatenata Fan. La cinese spinge a tutta, mentre Arianna rintuzza un attacco della St-Gelais e si va a prendere una bellissima seconda posizione – la nona in carriera sui 500 - 42’’850 dietro la neo-primatista mondiale Fan, prima col tempo di 42’’696. Inoltre Arianna si prende la soddisfazione di scendere per la prima volta sotto la barriera dei 43 secondi e, di consenguenza, di ritoccare il suo record italiano sulla distanza (precedente risaliva ai Mondiali 2014, 43"031 realizzato a Montréal).

Il percorso di Arianna Fontana sembrava già “al sicuro” dai quarti, dopo il superamento dei preliminari, poiché è stato pressoché impeccabile. Disputa la prima corsa del pomeriggio statunitense – i quarti di finale -  sfidando Courtney Shmyr (Canada), Lin Yue (Cina) e Rianne de Vries (Olanda). La valtellinese vince con la sua solita sicurezza davanti all’asiatica, rimanendo in testa per tutti e quattro i giri. Passa così in semifinale in 43’’647 (terzo miglior crono). Proprio in semifinale, Arianna aveva costruito le basi per qualcosa di importante contro le sfidanti Lin Yue, Serekaite e l’esperta coreana Jeon Ji-Soo. Alla prima curva passa in seconda piazza dietro quest’ultima. La Fontana chiude la porta alla cinese – che finirà contro le protezioni con la lituana, in disperato attacco nell’ultimo giro - e non si accontenta, provando la zampata per chiudere al fotofinish davanti alla coreana. Non ce la fa per un’inezia di due millesimi. 43'’455, ma la Finale A era già stata conquistata con tranquillità disarmante. Un segnale dello stato di grazia della freccia del ghiaccio azzurro.

Intanto, la giornata dei 500 metri aveva regalato l’incredibile il 42’’504 – nella semifinale precedente - con cui Fan Kexin aveva centrato l’accesso alla Finale A. La cinese, infatti, ha realizzato un incredibile nuovo record mondiale nella prima delle due semifinali. Un miglioramento, rispetto al suo personal best, di oltre quattro decimi. La 21enne ha così abbattuto il primato precedente di 42’’597 della connazionale Wang Meng, realizzato a Dresda nel 2013.

Nella stessa, fortunata, distanza di gara per l'Italia, positiva è stata la prova di Elena Viviani, - nona nei 500m - brava a trovare nuovamente un quarto di finale – dopo quello nei 1000 metri di sabato - : la sua corsa, anche questa volta, finisce lì. Ma grande merito va alla 22enne di Isolaccia perché è riuscita a vincere i ripescaggi, primeggiando nelle batterie e semifinali-extra mattutine. Una volta guadagnata la riammissione nel tabellone principale dei 500 metri, si arrende ai quarti, eliminata dalla due volte iridata Fan Kexin e da Agne Serekaite. L’azzurra giunge terza in 43’’974, non trovando lo spunto decisivo per sopravanzare la lituana. La terza azzurra in corsa nei 500, Arianna Valcepina, supera la prima batteria di ripescaggio, ma non va oltre la semifinale (dove giunge seconda), eliminata solo dall’americana Jessica Smith.

Nel contingente azzurro all’esordio in Coppa di Salt Lake City, esce senz’altro fortificato uno Yuri Confortola apparso in ottima condizione: l’azzurro trova un incoraggiante terzo posto in Finale B dei 1000 metri (seconda serie di tappa). Anche nella giornata di domenica, è stato dunque lui l’unico italiano ad aver ottenuto l’accesso diretto ai quarti di finale. E ha sfiorato la qualificazione per la Finale A, giocandosi una semifinale emozionante. Autorevole il percorso del 28enne di Bormio. Ai quarti di finale se l’era giocata con l’ex campione del Mondo Juniores (2011) Seo Yi Ra, il russo Vladimir Grigorev (argento olimpico sulla distanza, a Sochi 2014) e lo statunitense Ryan Pivirotto. Avanzato grazie al suo ottimo lavoro tattico, perché non si fa intimorire dall’evoluzione della gara. E pur subendo il sorpasso di Seo al secondo giro, con Pivirotto scattato davanti a tutti allo start, trova la qualificazione d’esperienza. Confortola cerca lo spunto vincente prima d’impostare l’ultima curva. Ce la fa, superando l’americano all’interno. Il sorpasso gli vale il secondo posto dietro il coreano e una meritatissima semifinale.

Una volta giunto in semifinale, Yuri staziona in quarta posizione per buona parte della gara. Ai -4 giri dal termine, la bagarre davanti a lui è tra Charles Hamelin e Seo Yi Ra, porta il primo a sbagliare clamorosamente. L’azzurro è così terzo, quando il coreano accelera in maniera importante: il britannico Jack Whelbourne rimane a contatto con lui, mentre Confortola perde l’attimo decisivo. Non tiene il passo e chiude terzo, fuori dalla Finale A così come un altro eliminato eccellente, Hamelin.

La vittoria dell’oro nei secondi 1000 metri disputati sulla pista dello Utah, è poi andata proprio a Seo Yi Ra, davanti ai due russi Elistratov e Zakharov.

Si erano fermati ai ripescaggi glia altri due italiani Davide Viscardi (22esimo complessivo) e Nicola Rodigari (23esimo). Entrambi erano giunti fino alle decisive semifinali mattutine per rientrare nel tabellone principale con accesso ai quarti. Ma i due azzurri, ritrovatisi nella stessa semifinale, vengono entrambi eliminati. Giungono terzo (Rodigari) e quarto (Viscardi), mentre passa il turno solo Lee Jung-Su (Corea).

Nella prima Finale A disputata al maschile, l’oro della gara dei 500m maschili era andato, a sorpresa, al diciannovenne statunitense John-Henry Krueger – alla prima vittoria individuale in Coppa - davanti all’olandese Sjinkie Knegt. Ma c’è un grande sconfitto: Victor An. Il coreano che gareggia con la Russia viene squalificato dai giudici dopo aver tagliato per primo il traguardo. Galeotto per lui, un contatto con il cinese Wu Dajing (bronzo).

Gli altri italiani sono usciti anzitempo dai giochi, sin dai ripescaggi della mattina. Massimo Gurini (34esimo) e Tommaso Dotti (36esimo) finiscono out nelle batterie di ripescaggio. Mentre arriva il passaggio di turno per Andrea Cassinelli. Il torinese, però, viene eliminato nel quarto di finale successivo, dove passano il canadese Bélanger-Marceau e il kazako Azhgalyiev. Chiuderà trentunesimo.

Shim Suk-Hee, Kim Alang e Valérie Maltais: questo l'ordine d'arrivo con cui la Corea del Sud domina la finale della seconda serie dei 1000 metri femminili, con una splendida doppietta. Le due asiatiche bissano il trionfo ottenuto nei 1500 di sabato, quando il bronzo – al posto della canadese Maltais - fu la Fontana.

Nella gara vinta poi dalla Shim, abbiamo visto solo un’italiana all’opera nel pomeriggio della seconda serie dei 1000. Dopo essersi direttamente acceduta ai quarti, Lucia Peretti (13esima nella classifica finale) interrompe la sua corsa. L’azzurra si è ritrovata in un quarto di finale molto difficile con Kim Alang, Valérie Maltais (entrambe poi a medaglia) e la cinese Guo Yihan. Nei primi giri si mantiene in terza piazza, provando a fare la gara sulla cinese Guo (seconda per buona parte di gara). Salvo poi subire il sorpasso della Maltais a -1 giro dall'arrivo. L'azzurra chiude, eliminata, al quarto posto (in 1’31’’175) della sua serie, vinta da Alang davanti alla canadese.

Niente da fare per Federica Tombolato. La più giovane della pattuglia azzurra esce di scena definitivamente nella prima batteria di ripescaggio dei 1000 metri, così come accaduto nella prima serie di sabato. Ylenia Tota, invece non aveva potuto accedere al tabellone di rientro, perché squalificata nei preliminari.

Delle piccole note di delusione nel weekend di Salt Lake City arrivano dalle staffette italiane. Entrambe impegnate nelle Finali B di Coppa ed estromesse dall’ultimo atto per le medaglie. Le donne sono per la prima volta, dal 2013 in poi, finite fuori da una finale per le medaglie – Europei, Mondiali e Olimpiadi compresi -. Arianna Valcepina, Arianna Fontana, Lucia Peretti ed Elena Viviani si consolano dominando con facilità estrema la “finalina”, giungendo ampiamente davanti a Giappone, Francia e Stati Uniti. Il quartetto delle ragazze azzurre vale decisamente di più: avranno altre opportunità per dimostrarlo. La Finale A femminile se l’aggiudica il quartetto della Corea, che precede Cina e Canada.

La staffetta 5000m maschile (Rodigari, Confortola, Viscardi e Dotti), invece, ha chiuso la Finale B al terzo e ultimo posto – settimo complessivo – dietro due squadre di altissimo livello come Canada e Olanda. Quanto al discorso per le medaglie, il podio è stato – in ordine di arrivo - il seguente: Russia, Cina e Stati Uniti. Questo il trittico di nazioni che ha concluso un’emozionante finale, guadagnandosi una medaglia in di squadra.

La Coppa del Mondo ISU riparte già dal prossimo weekend. L’appuntamento inizia il prossimo 14 novembre per concludersi il 16. In quei giorni lo spettacolo dello short track farà tappa a Montréal, in Canada. Dunque la stagione entra subito nel vivo.

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