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Arianna Fontana: “Gare positive, ora Europei e Mondiali per il podio”. Yuri Confortola: “Vittoria all'80% della condizione"

Arianna Fontana “Gare positive: ora Europei e Mondiali per il podio”. Yuri Confortola: “Bella vittoria e condizione positiva'
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Francesco A. Armillotta

Short Track - Campionati Italiani a Torino

Arianna Fontana: “Gare positive, ora Europei e Mondiali per il podio”. Yuri Confortola: “Vittoria all'80% della condizione"

Di seguito riportiamo le dichiarazioni rilasciate dai protagonisti dei Campionati Italiani di short track. Al Palatazzoli di Torino abbiamo parlato con la campionessa e il campione d’Italia 2015 - Arianna Fontana e Yuri Confortola - e il c.t. della Nazionale italiana, Kenan Gouadec. Tutti e tre hanno tracciato un bilancio della manifestazione tricolore, con uno sguardo verso il prosieguo della stagione ormai entrata nella fase decisiva.

La campionessa d’Italia Arianna Fontana, confermatasi tale dopo il successo dell’anno passato a Bormio, è chiaramente soddisfatta dai suoi Campionati. La competizione ha segnato anche il suo ritorno alle competizioni dopo essersi fermata per una pausa dalle gare programmata sin da inizio stagione, dopo una vittoria - sui 500m - e altri tre podi a novembre di Coppa del Mondo, tra Salt Lake City e Montréal. «Sono contenta – ha detto la stella azzurra - direi che questi Campionati sono andati bene e sono soddisfatta di aver ricominciato bene. Le sensazioni sono state positive e, visto anche l’ultimo periodo di carico, la risposta è stata buona. Correre a Torino per me è sempre bello perché mi ricorda la mia prima medaglia olimpica e la città mi ha sempre dato gioie, così è stato anche in questi Assoluti. Qui inoltre ho provato delle cose nuove in vista degli Europei tra due settimane. Negli Stati Uniti mi sono allenata bene e mi sono trovata a mio agio nell’ultimo mese. Mi è servito anche per cambiare un po’ aria e per staccare. Non poteva che farmi bene. Il periodo di stop – Arianna non ha disputato le tappe asiatiche di Coppa del Mondo, dopo un inizio scoppiettante a novembre - è stato sicuramente più positivo a livello psicologico che fisico. Il non essere concentrata su tutte le gare della stagione mi ha dato più carica per prepararmi al meglio per la seconda, importantissima parte di stagione con Europei e Mondiali». Le abbiamo poi chiesto se avesse avuto qualche piccolo rimpianto per aver non aver disputato le due prove asiatiche di Coppa: «Assolutamente no. L’ho scelto io e se non avessi voluto, non l’avrei fatto. La mia concentrazione è tutta ed era tutta già verso i Campionati Europei di Dordrecht (23-25 gennaio) e i Mondiali a Mosca (13-15 marzo). Voglio andare lì per fare quello che so fare e ritornare in cima. Ci tengo particolarmente a ritornare sul podio mondiale, poiché non vinco la medaglia individuale da ormai due anni e punto decisamente a un piazzamento da medaglia».

Queste le dichiarazioni del campione tricolore al maschile, Yuri Confortola: «Il titolo tricolore mi mancava da due stagioni. Anche perché nelle ultime quattro annate ho partecipato agli Assoluti soltanto due volte. Una volta dovevo essere operato per togliere i ferri dal vecchio infortunio, l’anno scorso mi ha fermato il mal di schiena, così sono ritornato qui a Torino e ho vinto come due anni fa. La cosa positiva è che oggi sono abbastanza soddisfatto perché arrivavo da un periodo non così positivo a livello di forma – precisa il 28enne tesserato per il Gruppo Sportivo Forestale – ma sono riuscito a gareggiare bene. Il desiderio è di mantenere questi livelli e arrivare bene agli appuntamenti con Europei e Mondiali. E poi… (dopo una pausa) dovrò prendere delle decisioni. Per ora il mio progetto arriva fino a marzo 2015. Vedremo più avanti. L’idea è di continuare fino alle Olimpiadi del 2018, ma dovrò prima fare delle valutazioni a livello personale importanti per il mio futuro. La voglia e il fisico per proseguire con lo short track ci sono, ma ci sono anche delle altre priorità». Poi, pensando agli appuntamenti più prossimi, riprende: «Qui a Torino ero all’80% della condizione. Punto ad arrivare al culmine tra metà mese e febbraio. Tra Europei, Coppa del Mondo e Mondiali, bisogna avere ritmi molto alti nelle gambe. Queste italiane sono gare più controllate e tattiche. E proprio per questo sono ancora più fiducioso per i prossimi appuntamenti internazionali. Le Finali B raggiunte soprattutto nei 1500 e nei 3000 metri, mi lasciano fiducioso. Ma nessuna gara in questa stagione mi ha lasciato completamente soddisfatto. Quindi speriamo che debbano ancora arrivare. Spero almeno di ripetere la qualificazione a una finale europea e di fare bene con la staffetta: la squadra è forte».

Questo il commento di Kenan Gouadec, c.t. della Nazionale azzurra. «Sicuramente le considerazioni sono buone. Questi Campionati sono arrivati dopo che con la Nazionale A abbiamo fatto un importante lavoro di carico tra Natale e Capodanno, quando ci siamo allenati a Bormio. I ragazzi e le ragazze sanno ciò che devono fare. Lottare con grande determinazione e riportarla soprattutto nei prossimi appuntamenti internazionali. Oltre a questo, mi è piaciuto molto il fatto che la maggior parte delle gare siano state pulite, senza prendere grandi rischi che potevano risultare pericolosi per eventuali cadute. Insomma, hanno corso con la testa, scansando il pericolo: in fin dei conti sono tutti compagni di squadra. Ovviamente le motivazioni non sono equiparabili alle medaglie europee o mondiali, nonostante il campionato italiano sia importante comunque, soprattutto per dare la confidenza giusta a chi non ha gareggiato molto». Qualche sorpresa da questi Assoluti? «A grandi linee – prosegue il tecnico di nazionalità canadese – è andato tutto secondo le mie previsioni della vigilia, tra gare e piazzamenti. Mi ha fatto inoltre piacere vedere alcuni giovani, non solo Junior che hanno gareggiato per i Campionati, ma anche tra coloro che partecipavano alla Coppa Italia, che pattinano molto bene. E piano piano si vede che gli allenatori dei club fanno un buon lavoro. Mi fa piacere che il numero dei pattinatori partecipanti a Torino sia in crescita rispetto agli ultimi Campionati. Si vede che questo è uno sport giovane ma che piace e ha un ricambio e una crescita veloce. La tecnica è alla base di ciò. Si deve insegnare soprattutto quella: e il movimento italiano sta crescendo in questo senso, con giovani e meno giovani atleti». Da pochi mesi, infatti, il gruppo azzurro si avvale della collaborazione di Emmanuel Michon, esperto biomeccanico transalpino che ha collaborato per diversi anni con le squadre canadesi: «Sì, da pochi mesi ci avvaliamo del suo aiuto per migliorare il lavoro sulla tecnica. Sono stato io a chiedere di lavorare con lui e abbiamo iniziato a collaborare. È molto attento ai principi biomeccanici e ne è un profondo conoscitore. Speriamo di portare avanti il discorso con lui, nonostante non abbiamo l’esclusiva del suo lavoro. Ma il suo apporto è davvero importante, ce ne siamo già accorti con la Nazionale A e speriamo di estendere la collaborazione». Guardando ai prossimi appuntamenti, Europei in Olanda in primis, Gouadec non si sbilancia ancora sulle possibili convocazioni. «Ci dovremo riunire con la Commissione Tecnica per decidere i convocati. Di certo c’è solo il numero di atleti per la nostra squadra: dieci in totale, cinque donne e altrettanti uomini. Mentre saranno in dodici ai prossimi raduni, ma puntiamo ad averne di più». Quanto alla stagione ampiamente positiva di Arianna Fontana, nonostante un impegno minore come numero di gare: «Fino a marzo lavorerà normalmente col resto del gruppo in Italia, come preventivato. Beh, quanto all’inizio di stagione, la vedevo davvero bene sul ghiaccio. Non era al massimo del suo potenziale, ma forse ha pagato in lei il fatto di essere arrivata a gareggiare con la testa libera da qualsiasi pressione dopo il periodo passato negli Stati Uniti. Anche in questi due giorni ha dimostrato di essere tornata con la concentrazione giusta alle gare, un aspetto davvero importante che mi fa essere fiducioso per Europei e Mondiali».

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