Sci NordicoSci di fondo - Norvegia
La positività al Clostebol potrebbe non costare a Therese Johaug soltanto una squalifica. Gerhard Urain, racing manager di Fischer, ha infatti dichiarato a Verdens Gang che la collaborazione tra l’atleta e l’azienda si interromperebbe in caso di condanna.
Venerdì 21 Ottobre 2016
“Il nostro atteggiamento quando si verifica un caso doping è molto chiaro”, ha affermato Urain. “Noi apprezziamo gli sforzi della WADA nella lotta al doping. Se un atleta sotto contratto con noi viene giudicato colpevole, l’accordo cessa immediatamente”. L’ex fondista austriaco non ha voluto rivelare i dettagli del contratto e le cifre in gioco. VG ritiene tuttavia che si sia nell’ordine dei milioni di corone norvegesi, ossia centinaia di migliaia di euro.
Jørn Ernst, il manager della vincitrice dell’ultima sfera di cristallo, ha preferito non commentare la notizia.
L’eventuale divorzio tra le parti potrebbe peraltro comportare danni anche per Fischer, che in agosto aveva realizzato una nuova campagna di marketing con protagonista proprio Johaug, insieme a Martin Johnsrud Sundby. “Non abbiamo ancora deciso cosa fare di questa pubblicità. Aspettiamo e vediamo”, ha dichiarato in proposito Urain.
A differenza di quanto accaduto nel caso Sundby, Fischer non chiederà a Johaug di restituire alcun bonus, poiché l’atleta è stata trovata positiva al di fuori delle gare. E proprio il precedente del connazionale, la cui collaborazione con la casa austriaca prosegue malgrado i due mesi di squalifica, lascia pensare che lo scenario prospettato da Urain si avvererà soltanto in caso di sanzione severa.
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