Da Ruka parte la rincorsa di Klaebo al primato di Daehlie: sarà un altro monologo del fuoriclasse norge?

Klaebo conquista anche Lahti, con l'ultimo assolo della regina Therese. Per Pellegrino finale dolceamaro
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Sci Nordicocoppa del mondo 2025/26

Da Ruka parte la rincorsa di Klaebo al primato di Daehlie: sarà un altro monologo del fuoriclasse norge?

Venerdì ripartirà la Coppa del Mondo di sci di fondo, con l'ormai classico trittico di Ruka, che dalla stagione 2013/2014 apre le danze del massimo circuito. In campo maschile è facile prevedere un altro dominio norvegese, con Johannes Klaebo che proverà a conquistare la sesta sfera di cristallo della carriera. Trattandosi dell'inverno olimpico, non sono da escludere sorprese; l'Italia si affida ancora una volta a Chicco Pellegrino, all'ultimo "ballo" della sua splendida carriera, ma non mancano i giovani in rampa di lancio. La nostra presentazione.

Le nevi finniche di Ruka sono pronte a dare il via alla Coppa del Mondo 2025/2026: venerdì 28 novembre la stagione sarà inaugurata da una 10 km in classico, seguita da una sprint, sempre in alternato, prima della 20 km a skating conclusiva di domenica.

Sarà un inverno caratterizzato, senza dubbio, dai Giochi di Milano Cortina 2026 (in programma a febbraio), che per tutti gli atleti costituiranno l'obiettivo principale di questa annata sportiva. E' stato prolungato il divieto di partecipazione a eventi FIS per gli atleti russi, che così resteranno fuori dalle competizioni per il quarto anno consecutivo, a meno che il TAS di Losanna non decida di accogliere il ricorso presentato dalla Russia stessa, il cui esito non arriverà prima del 10 dicembre.

In ambito maschile, lo squadrone norvegese è pronto a fare nuovamente la voce grossa: nella scorsa edizione della CdM, ben ventisette successi, su trentuno gare individuali, sono stati conquistati dalla nazionale scandinava. Il capofila di questo monopolio è stato ovviamente Johannes Klaebo, con quattordici vittorie e la classifica generale del Tour de Ski. L'obiettivo stagionale del fuoriclasse di Trondheim sarà quello di conquistare sei ori in sei gare alle Olimpiadi, proprio come era accaduto nei Mondiali casalinghi dello scorso inverno. Inoltre, Klaebo, potrebbe anche raggiungere il connazionale Bjoern Daehlie (che conta sei coppe generali nel palmarés) nella classifica all-time dei vincitori della sfera di cristallo assoluta.

Oltre al campionissimo classe '96, la Norvegia può contare su altri atleti in grado di salire sul podio in ogni gara: Erik Valnes e Harald Amundsen. Il primo, che aveva iniziato la carriera come sprinter è diventato sempre più completo con il passare delle stagioni, e nell'ultima classifica generale ha chiuso 3°, beffando per pochi punti il nostro Chicco Pellegrino. Discorso simile anche per Amundsen, vincitore della sfera di cristallo nel 2024, che nelle prove distance, potenzialmente, sarebbe sempre da top 3, mentre nelle sprint può comunque ottenere risultati importanti, come il qualificarsi per la finale.

Sempre in casa vichinga, altri due atleti che hanno nelle gambe la top 3 in qualsiasi gara distance sono Martin Nyenget e Simen Krueger: il secondo, soprattutto, è un uomo da grandi eventi, e sulle nevi fiemmesi si trova molto bene, per questo in alcuni format potrebbe essere un cliente molto scomodo per Klaebo.

Attenzione anche a Iver Andersen e Andreas Ree, che sono giovani (classe 2000 e 2003), ma nelle prove distance hanno già dimostrato di poter agguantare il podio, così come Even Northug nelle sprint.

Chiuso il capitolo Norvegia, passiamo all'altra nazione scandinava: la Svezia. I due big, in campo maschile, sono il giovanissimo Edvin Anger, reduce dal 2° posto nella generale della scorsa stagione, e William Poromaa, che a Les Rousses sono riusciti a cogliere i loro primi centri nel massimo circuito. Anger ha dimostrato di essere competitivo anche sulle lunghe distanze, e nelle sprint sarà una delle insidie principali per re Klaebo.

Nelle prove in classico un cliente molto ostico per la corazzata norge sarà il finnico Iivo Niskanen. Il classe '92 di Oulu è stato, insieme ai due svedesi, l'unico atleta non norvegese in grado di trionfare nella scorsa edizione della CdM, con due successi. Proprio nella gara inaugurale di questa nuova stagione proverà a raggiungere il 5° timbro della carriera sulle nevi casalinghe di Ruka, e attenzione al 50 km olimpica in tecnica classica...

Altre due nazioni con diversi atleti da considerare come outsider sono senza dubbio la Francia e gli Stati Uniti. I transalpini, reduci da una stagione un po' sotto le aspettative, nelle prove distance potranno contare su Hugo Lapalus e Mathis Desloges, che nella sua prima stagione tra i grandi ha dimostrato ottime potenzialità. Nelle sprint Richard Jouve e Jules Chappaz sono due atleti da tenere sempre in considerazione per il podio, aspettando l'infortunato Lucas Chanavat, che sta recuperando da una frattura alla tibia. In casa statunitense, invece, le due carte migliori del mazzo sono Ben Ogden, nelle gare sprint, e Gus Schumacher nelle prove distance a skating (e attenzione alle 10 km olimpica).

Anche Svizzera e Germania possono contare su alcuni atleti in grado di salire sul podio: gli sprinter elvetici Janik Riebli e Valerio Grond e il tedesco Friedrich Moch, nelle prove distance, se in giornata, sono tutti atleti da top 3.

E l'Italia? Questa stagione sarà l'ultima di Federico Pellegrino, vera e propria stella del movimento azzurro; il valdostano di Nus ha come obiettivo principale i Giochi di casa, dove proverà a ottenere la terza medaglia olimpica consecutiva in una sprint. Inoltre Chicco, che dovrebbe disputare tutte le gare del programma a cinque cerchi, con qualche dubbio sulla 10 km TL, ha dichiarato che il suo sogno sarebbe vincere una medaglia nella staffetta. Nella sua ultima CdM sarà pur sempre un cliente ostico nelle sprint, così come negli arrivi in volata nelle gare distance; la forma delle prime tappe, come da lui ammesso, non sarà la stessa che avrà a febbraio, con una preparazione mirata alla rassegna a cinque cerchi.

Dietro Pellegrino, però, non mancano i giovani dello sci di fondo azzurro: Elia Barp e Martino Carollo sono pronti a fare uno step in più per "alloggiare" sempre con più costanza nelle zone alte della classifica. Soprattutto il classe 2002 bellunese, dopo due stagioni condite da alcuni ottimi risultati, dovrà provare a essere sempre più continuo; entrambi saranno molto importanti in chiave 4x7,5 km a Lago di Tesero. Chiamato a dare seguito all'ottimo finale dello scorso inverno anche Davide Graz: il classe 2000 sappadino, come i due compagni citati in precedenza, può far bene sia nelle sprint che nelle gare distance, e potrebbe essere molto utile sia nella staffetta che nella team sprint olimpica.

Come sempre, saranno la neve e i binari a dare il responso inesorabile: un viaggio che partirà da Ruka, con Lake Placid come destinazione finale. Il calendario prevede ventotto gare individuali (Tour de Ski incluso) e due team sprint; nel programma non sarà presente nemmeno una staffetta.

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