Sabato scorso Federica Brignone si è affiancata a Denise Karbon quale vincitrice nel gigante di apertura della Coppa del Mondo femminile a Sölden. Ma nel lontano passato altre sei volte un italiano ha vinto una gara d’apertura del Circo Bianco.
A riuscirci sono stati gli unici tre azzurri che sono riusciti a portarsi a casa la sfera di cristallo generale, e cioè Gustav Thöni, Piero Gros e Alberto Tomba, tutti e tre vincitori di due gare inaugurali. Ma la cosa curiosa è che tutti e tre, ogni volta che hanno cominciato l’inverno vincendo, non sono poi riusciti a portarsi a casa la Coppa generale. L’impresa della Karbon del 2007 l’abbiamo rievocata nella nostra marcia di avvicinamento alla gara del Rettenbach, ora raccontiamo le vittorie inaugurali di questi tre immensi campioni del nostro sci alpino.
Giovedì 11 dicembre 1969, gigante maschile di Val d’Isère (Francia) - Dopo aver chiuso la prima manche a un solo centesimo dal campione francese Patrick Russel Gustav Thöni mette il turbo nella seconda e vince la prima gara di Coppa del Mondo della sua carriera diventando il più giovane vincitore in una gara del Circo Bianco all’età di 18 anni, 9 mesi e 13 giorni. Russel termina staccato di 1”11 ma finisce per la prima volta nei primi tre tra le porte larghe. Sul gradino più basso del podio, con un distacco di 1”57, ci finisce l’altro francese Jean-Noël Augert mentre il detentore della Coppa del Mondo, l’austriaco Karl Schranz, viene squalificato per aver saltato una porta nella prima manche ma nel successivo mese di marzo sarà lui a portarsi a casa un’altra volta la sfera di cristallo. Per l’altoatesino di Trafoi l’appuntamento è invece rimandato di un solo anno.
Venerdì 8 dicembre 1972, gigante maschile di Val d’Isère (Francia) - A soli 18 anni, 1 mese e 8 giorni Piero Gros vince in maniera del tutto inaspettata la prima gara stagionale ed è tuttora il più giovane ad aver trionfato in Coppa del Mondo. Piemontese di Sauze d’Oulx, Gros chiude la prima manche con 63 centesimi di ritardo dal norvegese Erik Håker partendo col pettorale numero 45! Nella seconda Pierino, come è soprannominato, sorpassa lo scandinavo e trionfa con 18 centesimi di vantaggio. Questa gara è storica per l’Italia anche perché per la prima volta in un gigante di Coppa del Mondo ci sono due azzurri sul podio: terzo si piazza infatti Helmuth Schmalzl a 1”84 dal compagno di squadra mentre Gustav Thöni si deve accontentare del settimo posto. Nove giorni dopo Gros concederà un clamoroso bis trionfando nello slalom di Madonna di Campiglio col pettorale numero 42 ma alla fine sarà Thöni, secondo a 7 centesimi dal connazionale nella località trentina, a portarsi a casa la terza Coppa del Mondo consecutiva.
Giovedì 5 dicembre 1974, gigante maschile di Val d’Isère (Francia) - Dopo la prima manche c’è in testa il 18enne svedese Ingemar Stenmark, che va alla caccia del suo primo successo in Coppa del Mondo, con 40 centesimi di vantaggio su Gustav Thöni e 52 sul norvegese Erik Håker, rinato dopo una stagione difficile. Piero Gros, che è il detentore della Coppa generale, è sesto a 95 centesimi a causa di un grosso errore. Ma nella seconda manche Pierino si scatena e rifila 1”65 a Håker e 1”87 a Stenmark trionfando con 92 centesimi di vantaggio sullo svedese e 1”24 sul norvegese, per Gros è la nona vittoria in Coppa del Mondo, la sesta in gigante. Thöni finisce fuori nella seconda manche ma la stagione si concluderà col leggendario duello con Stenmark nel parallelo della Val Gardena, vincendo il quale l’altoatesino di Trafoi si porterà a casa la sua quarta sfera di cristallo assoluta.
Venerdì 5 dicembre 1975, gigante maschile di Val d’Isère (Francia) - Gustav Thöni comincia la stagione come aveva finito quella precedente: vincendo. E lo fa inventandosi una prima manche mostruosa, forse la migliore della sua carriera, rifilando più di due secondi a tutti gli avversari. Nella seconda Gustavo riesce a contenere il furibondo tentativo di rimonta di Ingemar Stenmark, che arriva alle spalle dell’altoatesino per soli 3 decimi ma non riesce a scavalcarlo. Pero Gros è terzo ma nettamente staccato, 1”41 dal compagno di squadra. Per Thöni è il 22° successo in Coppa del Mondo, il decimo in gigante, ma questa stagione segnerà la fine del dominio dell’Italia e l’inizio di quello di Stenmark che si porterà a casa la prima delle sue tre sfere di cristallo consecutive.
Venerdì 27 novembre 1987, slalom maschile di Sestriere (Italia) - Un ciclone chiamato Alberto Tomba si abbatte sulla Coppa del Mondo. Il bolognese di Castel de’ Britti, che deve ancora compiere 21 anni, non è nuovo a grandi prestazioni, anzi, è lui che ha salvato la baracca azzurra ai Mondiali di Crans-Montana del febbraio precedente vincendo il bronzo in gigante dopo che tre mesi prima era finito secondo in Alta Badia sempre tra le porte larghe nel giorno della tripletta azzurra con Richard Pramotton primo e Oswald Tötsch. Gli manca ancora la vittoria, che arriva però in una soleggiata giornata sul colle del Sestriere. Tomba parte col numero 25 in una disciplina, lo slalom, che sembra apprezzare meno rispetto al gigante e invece desta sensazione vincendo entrambe le manche, la prima con 17 centesimi sullo svedese Jonas Nilsson e la seconda con 38 centesimi su Paul Frommelt. Sul traguardo finale si impone con 80 centesimi su Nilsson e 1”93 sull’austriaco Günther Mader. Il detentore della Coppa Pirmin Zurbriggen è settimo e Alberto duellerà con lui fino alle ultime due gare tecniche della stagione a Saalbach-Hinterglemm nelle quali una doppia uscita di scena del bolognese consegnerà la terza sfera di cristallo generale allo svizzero.
Sabato 23 novembre 1991, gigante maschile di Park City (Stati Uniti) - Tutti aspettano Alberto Tomba, tornato a vincere la stagione precedente in gigante dopo un attesa di quasi tre anni, e invece nella prima manche della gara di Park City comanda colui che in quell’inverno farà la stagione della vita, ossia Paul Accola. Lo svizzero a metà gara precede di 45 centesimi Alberto che però nella seconda rimonta e scavalca ll 24enne di Davos di 14 centesimi, per Tomba è il 20° successo in Coppa del Mondo, il nono in gigante e il quarto consecutivo tra le porte larghe tenuto conto anche delle gare della stagione precedente, per Accola è la prima delle tante “prime volte” che inanellerà in quella sua stagione magica, ossia il primo podio in gigante. Terzo e quarto altri due azzurri, Roberto Spampatti, che nella prima manche aveva ottenuto lo stesso piazzamento a soli 3 centesimi da Tomba, e Alberto Senigagliesi, che invece rimonta dalla tredicesima posizione. Esce di scena nella prima manche tracciata dall’allenatore personale di Tomba Gustav Thöni il detentore della Coppa Marc Girardelli.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Stubai | 6/n/d | n/d-n/d cm |
Zermatt Matterhorn | / | 0-0 cm |
Livigno | 0/7 | 0-0 cm |
SCARPONI, SCELTI DAI LETTORI
MAXISPORT
HEAD - vector evo xp 100
3