Vinatzer e quell'ultima curva di troppo: "Non so cosa sia successo, almeno la velocità c'è..."

Una curva di troppo, visto che le ultime due porte erano poi praticamente in linea, per Alex Vinatzer che ha letteralmente gettato alle ortiche un secondo posto certo (e sarebbe stato il miglior risultato della carriera dopo i due terzi posti di Zagabria e Campiglio) nello slalom di Val d'Isère.

Un inciampo, gli sci che si incrociano e il volo a terra, praticamente sulla linea del traguardo, a velocità decisamente sostenuta visto che il tratto finale della Face de Bellevarde è rapidissimo. Non può che essere delusissimo il giovane gardenese nel post gara di questo opening così amaro, ma il dato positivo ovviamente riguarda la competitività dell'atleta che può far sognare l'Italia dello slalom. “Non so davvero cosa sia successo – ammette Alex ai microfoni di Ettore Giovannelli (Rai Sport) – Forse il terreno era un po' più molle, ma è un peccato anche perchè non pensavo di aver sciato così bene (con un vero e proprio rodeo nella prima parte, salvandosi con due capolavori) mentre, vedendo il vantaggio, sarebbe bastato eccome per il secondo posto.

L'unico aspetto che mi porto a casa è la velocità che c'è, ora abbiamo Campiglio (l'ultimo podio di Vinny risale proprio alla 3Tre di un anno fa) e pensiamo a recuperare al meglio a livello fisico per fare un'altra bella gara”.

Giuliano Razzoli è così risultato il miglior azzurro con un gran 9° posto, considerando il contesto tecnico e la rimonta del campione olimpico dalla ventesima. “Sono abbastanza soddisfatto – le parole del “Razzo” - Peccato aver faticato così tanto in alto nella prima manche, la seconda è stata buona. Negli ultimi allenamenti mi sentivo indietro rispetto ai compagni, invece partire già così bene, io che sono un diesel, mi dà fiducia”.