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Quattro viti nella mano non fermano Ted Ligety che trionfa per la quarta volta consecutiva nel gigante di Beaver Creek!

Quattro viti nella mano non fermano Ted Ligety che trionfa per la quarta volta consecutiva nel gigante di Beaver Creek!
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Getty Images / AFP

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Quattro viti nella mano non fermano Ted Ligety che trionfa per la quarta volta consecutiva nel gigante di Beaver Creek!

Forse non molti pensavano che con un polso lussato e rimesso insieme con quattro viti nella mano Ted Ligety potesse tornare il re dei pali larghi. E invece ci è riuscito vincendo per la quinta volta, la quarta consecutiva, il gigante maschile di Coppa del Mondo di Beaver Creek.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!

Ligety è risalito dal quarto posto della prima manche, nella quale era rimasto staccato di 25 centesimi dall’eterno Benni Raich, ma nella seconda Ted ha innestato il turno e dei più forti solo Alexis Pinturault, tra l’altro anche lui condizionato da un problema fisico ma alla spalla e al braccio, è riuscito a essere non lontano dal suo passo: da 24 centesimi che aveva di vantaggio sullo statunitense gliene ha concessi 42 tagliando il traguardo in seconda posizione a soli 18 centesimi. Ligety affianca nuovamente Marcel Hirscher nella classifica dei plurivittoriosi in Coppa del Mondo, entrambi sono a quota 24, ma soprattutto affianca al secondo posto dei plurivittoriosi in gigante a quota 23 lo svizzero Michael Von Grünigen, davanti a 46 c’è solo l’inarrivabile Ingemar Stenmark.

A proposito di Hirscher, sembra incredibile ma dopo l’uscita di ieri in superG è sembrato più timoroso e dopo essere stato davanti a Ligety di un solo centesimo a metà gara, al traguardo si è dovuto accontentare del terzo posto a 6 decimi dall’eterno rivale. Ligety, Pinturault e Hirscher salgono insieme sullo stesso podio per l’ottava volta in gigante, oltre a una volta in supercombinata, e per la terza con le posizioni identiche all’ordine d’arrivo di oggi. Grazie al trionfo di Sölden dove Ligety steccò arrivando decimo, Hirscher resta in testa alla classifica di gigante con 20 punti su Pinturault mentre nella generale il norvegese Kjetl Jansrud, malgrado sia precipitato dal sesto posto della prima manche al quindicesimo finale, resta leader con 172 punti su Hirscher, Pinturault è quinto a 212 lunghezze di distacco.

Come a Sölden Raich si deve accontentare del quarto posto, a 87 centesimi da Ligety: niente male per un ragazzino di 36 anni. Quinto e sesto i due francesi Victor Muffat-Jeandet, che eguaglia il suo risultato sul Rettenbach recuperando otto posizioni, e Thomas Fanara, risalito di sei gradini, ma la rimonta più clamorosa la effettua lo svizzero Carlo Janka, come il suo connazionale Beat Feuz sempre più vicino alla miglior condizione: col miglior tempo parziale recupera dal ventiduesimo al settimo posto finale. Ottavo il tedesco Felix Neureuther autore di un buon rientro tra i pali larghi nonostante il poco allenamento per il mal di schiena, nono lo statunitense Tim Jitloff e decimo l’altro tedesco Fritz Dopfer, dal quale ci si aspettava qualcosa di più. Fuori dalla top ten per un solo centesimo il promettente francese Mathiru Faivre.

Solo tre azzurri hanno disputato la seconda metà gara e solo Florian Eisath ha guadagnato posizioni passando dalla ventottesima alla diciannovesima ex-aequo con Davide Simoncelli che dopo la prima manche però era sedicesimo, tanti errori e tanto disagio nei tratti pianeggianti per Roberto Nani, sceso dal decimo al quattordicesimo posto. E adesso tutti a Åre, sia gli uomini sia le donne: sulle nevi svedesi si recuperano le gare cancellate in Francia. Venerdì ci saranno un gigante femminile in diurna e uno maschile in notturna, sabato uno slalom femminile e domenica uno slalom maschile.

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